#KOI / CANTANDO DANZAVAMO

Le Ragazze Terribili / Spazio-T
#K O I
cantando danzavamo
spettacolo/performance in maschera site specific

con Céline Brynart, Luisella Conti, Antonio Iavarone, Giulia Izza,
Elena Muresu, Chiara Murru, Samuel Puggioni

elaborazioni elettroniche – installazione sonora – live set
Frantziscu Medda Arrogalla

maschere Franco Sale (Mamojada)
costumi Luisella Conti

ideazione e regia Chiara Murru

In “Passavamo sulla terra leggeri” Sergio Atzeni scrive di una danza rituale, di un rito chiamato KOI.

Parla di uomini con maschere e gambe di legno che danzano di notte sulle scogliere.

Farfalle notturne. Falene.

KOI significa falene (estone)

KOI (LON) nell’antico teatro greco era lo spazio a gradinate riservato al pubblico.

KOI è un segno… un uomo con la maschera che danza.

Koi by VeronicaZanfi 2bn

Un viaggio performativo tra terra, acqua, aria e fuoco in cui i performers conducono lo spettatore in un rituale sospeso nel tempo. La performance nasce da un intenso lavoro di ricerca teatrale sulle maschere dei mamuthones realizzate da Franco Sale, iniziato nel 2008.

In #KOI cantando danzavamo il rigore delle maschere lignee si separa dal tradizionale costume e dal rito del Mamuthones, ritrovando un nuovo corpo e un inaspettato legame con gli elementi. Una performance in maschera originale, che reinterpreta la tradizione. Lo studio della maschera tradizionale unito a quello di nuove sonorità elettroniche rappresenta un elemento che “unisce” il Mediterraneo, i suoi siti, la sua storia, in un progetto che ha la Sardegna come terra d’origine.

#KOI cantando danzavamo è una performance inedita, sempre diversa, che fa dello spazio una componente imprescindibile.

Koi by VeronicaZanfi 3bn

«La storia della Sardegna è una storia di invasioni, ma i sardi chi sono? da dove vengono?

I sardi piccoli, scuri, tosti, liberi, hanno caratteristiche genetiche uniche, se è vero che sono uno dei cinque genotipi dell’umanità, ma la storia dei sardi è per certi versi, la storia dell’umanità, dei suoi misteri.

Come vivere, chi o cosa ci fa morire. Essere liberi e magri o schiavi e grassi. La storia antica dei sardi è la nostra storia, del nostro genoma emotivo, la storia dell’emozione che si prova vivendo dentro l’incanto del cielo, della terra, del mare, la storia della gioia che si prova quando si canta e si balla insieme.

E allora chi sono queste figure nere che penetrano silenziose nelle nostre case, che nascono dalla nostra terra, che si insinuano tra noi?» (Prof. Claudio Bernardi, Università Cattolica – Milano)

  • Pula/ Teatro Romano di Nora: venerdì 10 luglio 2015 – ore 20
    spettacolo fuori abbonamento: biglietto unico € 10

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  • Carbonia/ Anfiteatro di Monte Sirai: sabato 11 luglio 2015 – ore 22
    Biglietti: intero € 15 – ridotto € 12
    * il prezzo del biglietto comprende anche il viaggio sulla navetta da Carbonia
    INFO & prenotazioni: cell. 3281719747 – augustotolari51@gmail.com

 

I protagonisti

Chiara A. Murru

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Vincitrice del Premio Miglior Regia al Roma Fringe Festival 2012, con lo spettacolo “Il Sentiero dei Passi Pericolosi – una tragedia stradale” di M.M. Bouchard, vive e lavora ad Alghero (SS) come insegnante, attrice e regista nello Spazio-T scuola di teatro e centro di aggregazione e produzione teatrale, di cui è anche socia fondatrice. Laureata in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Cinema,Teatro e Progettazione Eventi Culturali” all’Università Cattolica del Sacro Cuore, diplomata alla scuola biennale del Teatro Arsenale di Milano, consegue il Master in Comunicazione per Eventi (Università Cattolica – Milano). Il suo lavoro è caratterizzato da una profonda attenzione per il corpo e per le immagini, dall’interazione tra attore e spettatore, dalla contaminazione di linguaggi e dalla valorizzazione di luoghi extraordinari. Si forma tra gli altri con: Marina Spreafico, Kuniaki Ida, Serena Gatti, Claudio Bernardi, Sisto dalla Palma, Serena Sinigaglia, Claudio Hochman.

Francesco Medda “Arrogalla”

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E’ un produttore elettronico e live performer nato a Quartu Sant’Elena nel 1981. Dal 2003 porta avanti Arrogalla, progetto dub che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna e dai suoi ambienti e paesaggi. È il fondatore della netlabel Mime e il co-fondatore dei progetti Malasorti, Baska e Bentesoi. Ha suonato in tutta Europa e ha pubblicato dischi, ep, singoli e remix per etichette nazionali e internazionali. Si occupa di paesaggi sonori. Collabora con il mondo del teatro, del video, della fotografia e della danza.

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In concorso al Roma Fringe Festival 2013

«[…]si pone così al crocevia di diversi dispositivi simbolici, dal racconto come fattore collante di una comunità, alla cerimonia apotropaica, trovandovi una radice comune nella rappresentazione teatrale qui davvero vista nella sua essenza di ludica rielaborazione collettiva di una comune esperienza antropologica dell’esistenza umana in una sinergia tra cultura etnologia e arti performative di impeccabile eleganza e sincretismo, costituendo uno dei momenti più alti dell’intero Festival, uno spettacolo fuori dalle logiche da festival, intellettualmente onesto e indimenticabile, che il pubblico tutto porterà nel cuore per tanto tanto tempo.» (Teatro.org – Alessandro Paesano)