Come un killer sotto il sole
intorno alle canzoni di Bruce Springsteen
con Mariangela D’Abbraccio
a cura e con la traduzione di Leonardo Colombati
regia Francesco Tavassi
produzione Nidodiragno/CMC
si ringraziano il Napoli Teatro Festival Italia, il Comune di Massa Martana (PG)
e l’Associazione Pianofort&Voce
È curioso ed interessante che Mariangela D’Abbraccio, una delle migliori attrici del teatro italiano, scelga di portare in scena la poesia contemporanea della rock star americana Bruce Springsteen, partendo dalla lettura del libro “Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole – testi scelti 1972 – 2017” edizione critica a cura di Leonardo Colombati pubblicato da Mondadori.
Una grande sfida d’attrice per D’Abbraccio, che sulla scena interagisce con una sapiente e non scontata colonna sonora che attraversa la produzione del Boss, dai grandi concerti live alle registrazioni più intimistiche. Nel suo coinvolgente racconto convergono alcuni dei più appassionanti scritti di Springsteen raccolti da Colombati nel suo libro: lettere, testi di canzoni, brani di interviste, testimonianze che compongono il ritratto di un grande artista e del suo viaggio attraverso la complessità dell’immaginario statunitense.
«Io stesso, da amante del suono “maschio” ed energico del rock di Springsteen, mi sono accorto di quanto sia importante che la fruizione delle tematiche sociali e politiche espresse con sintesi nella poesia dei testi delle canzoni del “Boss” possa essere offerta anche a chi non conosce la lingua americana attraverso la traduzione di Colombati e l’ interpretazione di una attrice sensibile e potente come Mariangela D’Abbraccio.
Springsteen, nel suo vasto lavoro di autore e musicista, ci propone una visione alternativa e trasversale del Sogno Americano, rivelandone l’altra faccia, quella che riguarda gli ultimi: per questo è considerato il poeta dei “blue collars” (i “colletti blu”, ovvero gli operai con la tuta da lavoro, in contrapposizione alla categoria dei cosiddetti “colletti bianchi”). Dagli anni ’70 ad oggi i suoi testi, spesso autobiografici, hanno raccontato il romanzo della grande America delle illusioni e delle disillusioni, della depressione economica e delle periferie urbane e sociali.
Mariangela accompagnerà il pubblico, letteralmente, in uno spettacolo di pura poesia rock.»
Francesco Tavassi