L’onda dell’addio

L’onda dell’addio

da “Il quinto passo è l’addio” di Sergio Atzeni

con la collaborazione di Rossana Copez

con Marta Proietti – voce recitante

musiche originali Stefano Guzzetti.

Il romanzo di Sergio Atzeni (edito da Ilisso) a 25 anni dalla sua pubblicazione, è ancora oggi metafora della sorte di tanti giovani sardi che lasciano l’Isola spaccati dal bisogno di partire e nello stesso tempo la rabbia di doverlo fare.

In questo adattamento protagonista è il viaggio della mente di Ruggero Gunale. Tra sogni, visioni, ricordi in forma di flashback, la sua mente cede prima del suo corpo.

E’ la storia di un disagio psicologico. Il protagonista, distante dalle tradizioni della sua isola, dai valori e dai miti della sua gente, avverte il disorientamento generato dal non saper contrapporne di nuovi, smarrendosi nella continua lotta interiore tra la difesa caparbia della propria diversità e il desiderio di integrazione/accettazione, impantanato nell’aridità di una vita insensata.

Ed è la resa inerte di un uomo che si sopravvive. È apatia: un susseguirsi di gesti ciclici e di pensieri sbilenchi, ricordi confusi e sensi di colpa sopiti da autoassoluzioni in tono vittimista.

“Noi, gli sbandati, i fuori dal mondo che rifiutavano sia la guerriglia urbana che il ritorno nei ranghi, i figli dei fiori, i poeti, i rimbambiti, i pazzi…quelli come me, che non sapevano che fare di se stessi e cercavano motivi per vivere, rimasugli di una generazione che ha tentato di cambiare il mondo perché sapeva che fa schifo, ma non sapeva che lo schifo ha costruito in millenni strutture solidissime di resistenza, le ha costruite con piramidi di sacrificati, le ha costruite anche nelle nostre anime”.