Danzando sulle Tracce del Tempo

Danzando sulle Tracce del Tempo

con

Beatrice Carbone – ballerina solista del Teatro alla Scala

Davit Galstyan – primo ballerino del Ballet du Capitole

Trio di Milano

Laura Marzadori – violino

Eugenio Silvestri – viola

Sandro Laffranchini – violoncello

musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Jean Francaix

coreografia

Mick Zeni – primo ballerino del Teatro alla Scala

Un affascinante viaggio tra visioni ed emozioni sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart e Jean Francaix, con le coreografie originali di Mick Zeni (primo ballerino del Teatro alla Scala) interpretate da Beatrice Carbone (ballerina solista del Teatro alla Scala) e Davit Galstyan ( primo ballerino del Ballet du Capitole). Classici accenti e suggestioni del Neoclassicismo francese s’intrecciano in un racconto per quadri, tra raffinati e virtuosistici assoli e pas de deux, sulla colonna sonora eseguita dal vivo dal Trio di Milano formato da tre musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala: Laura Marzadori al violino, Eugenio Silvestri alla viola e Sandro Laffranchini al violoncello.

 

I protagonisti

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Beatrice Carbone – ballerina solista del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Inizia a studiare danza con la madre a otto anni. A 15 anni vince una borsa di studio per la Royal Ballet School di Londra e lo stesso anno entra alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove si diploma a 18 anni. Da subito inizia ad interpretare ruoli da solista e prima ballerina.

A 21 anni viene promossa solista dallʼallora direttrice ElisabettaTerabust. Fra i tanti ruoli che ha interpretato si ricordano:

A 18 anni balla Giulietta con Raffaele Paganini in tournée in tutta Italia, Olga e Tatiana nel balletto Onegin di J.Cranko con Robert Tusley, e Kitri, Ballerina di strada e Regina delle Driadi nel balletto Don Chisciotte di R.Nureyev a fianco di Thomas Edur, Carmen di R.Petit, la Strega Principale nel balletto Streghe di Venezia, coreografia M.Bigonzetti, Giselle nella versione moderna di Mats Ek, Myrta nella Giselle moderna di Sylvie Guillèm, Myrta nella Giselle Classica, Gamzatti in Bayadere di Makarova con Igor Zelensky e JoseM.Carreno, LʼAngelo nellʼAnnunciazione di Angelin Preljokaj, Erminia in Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine, una delle tre Sorellastre nella Cenerentola di Nureyev, Passo a due dei Contadini con Roberto Bolle nel balletto Giselle di Patrice Bart, Passo a Tre nel Lago dei Cigni di R.Nureyev, LʼAmante in Manon di MacMillan, una delle tre Muse in Apollon Musagete di Balanchine, il ruolo principale nel balletto Le Parc di A. Preljokaj, La Luna ne La Gioconda di Derek Deane, Aida – coppia principale con Roberto Bolle, Faust coppia principale con Maximiliano Guerra e Massimo Murru, Fata Principale, Fata Violante e Passo a Cinque ne La Bella Addormentata di R. Nureyev, e interpreta Artifact di W. Forsythe.

Ha vinto numerosi premi come giovane promessa della danza italiana fra cui: Premio Positano, Premio Acqui Danza, La Giara dʼArgento a Taormina, Les Etoiles De Ballet2000 – Prix International De Danse.

Partecipa a Opera di Ratmansky, ballando con Massimo Murru, creazione al Teatro alla Scala, Mediterranea di Bigonzetti. Nel 2015 ha ballato una stagione al Theatre du Capitole di Tolosa in qualità di Solista.

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Davit Galstyan – primo ballerino del Ballet du Capitole

Figlio d’arte, frequenta la scuola di ballo a Yerevan in Armenia.

A 15 anni vince al concorso di Losanna il premio Nureyev e la borsa di studio lo porta al Royal Ballet di Londra dove si diploma.

Successivamente entra al Ballet du Capitole dove diventa Primo Ballerino.

I ruoli principali da lui interpretati sono quello di Basilio in Don Chisciotte di N.Glushak e K. Belarbi; Franz in Coppelia di Glushak e di Belarbi; James in Silphides di Bourbonville; Uccellino blu nella Bella Addormentata di Petipa; Il Corsaro nel Corsaro di Belarbi; Albrecht in Giselle di Belarbi; Solor in Bayadère di Nureyev; Don Pedro in La reine morte di Belarbi; Le jeune homme nel Myrages di Lifar. Ha inoltre danzato – sempre in ruoli principali – ne Il figliol prodigo di Balanchine; Who care’s di Balanchine; Vertiginous di Forshyte; Tarantella pas de deux di Balanchine; Theme and variations di Balanchine; Petite mort di Kylian; e Por vos muero di Duato.

Il coreografo

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Mick Zeni – primo ballerino del Teatro alla Scala

Nasce a Verona dove inizia all’età di sette anni gli studi di danza. Nel 1990 è ammesso alla scuola di Ballo del Teatro alla Scala dove si diploma nel 1994. Lo stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dove danza il repertorio classico e quello contemporaneo dei più importanti coreografi.

Interpreta ruoli principali come Lucien in Paquita (Petipa), Oscurantismo in Excelsior (Dell’Ara) al debutto all’Opéra di Parigi, Gatsby in Il Grande Gatsby (Prokovsky), Primo Ballerino in Etudes (Lander), Siegfried in Il lago dei cigni (Nureyev e Bourmeister), Frollo in Notre Dame de Paris (R.Petit), Albrecht nella versione di Giselle di S.Guillem nelle tourneé scaligere a Los Angeles, New York e Londra e nella versione Chauviré. Romeo in Romeo e Giulietta (MacMillan) esibendosi anche al Teatro Bols’oj di Mosca.

Il Principe in Lo schiaccianoci (Nureyev e Polyakov), Oberon e Il Cavaliere di Titania in Sogno di una notte di mezza estate (Balanchine) nelle tournée a Baden-Baden, Venezia, Bologna, Turchia, Atene, San Paolo, Rio de Janeiro, San Pietroburgo (al Teatro Mariinskij), Hong Kong, Pechino, Tianjin, Shanghai e in Danimarca.

Nel 2001 Sylvie Guillem lo invita a New York e Londra per interpretare Albrecht nella “sua” Giselle. Nel 2002 interpreta “l’Oscurantismo” in Excelsior all’Opéra National de Paris con il Balletto della Scala. Nel 2003 è artista ospite al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro Comunale di Firenze dove danza in Romeo e Giulietta e Lo schiaccianoci.

Con il Balletto della Scala interpreta anche il ruolo di Johann in Il pipistrello di Roland Petit, “Pharaon” e nell’opera inaugurale della stagione 2003/2004 Moise et Pharaon, Des Grieux in L’histoire de Manon (MacMillan), Onegin nel balletto omonimo di John Cranko e Basilio in Don Chisciotte di Rudolf Nureyev con il quale al termine della recita, nell’ottobre 2003, ottiene la nomina a primo ballerino.

Nel 2004 viene scelto da Maurice Béjart per interpretare L’Eletto in Le sacre du printemps. Nel 2006 danza nel ruolo del “Matto” accanto ad Alessandra Ferri in La Strada. Nel 2008 Roland Petit lo sceglie per interpretare Le Jeune homme et la Mort e L’Arlésienne per le rappresentazioni di “Serata Petit” al Teatro Regio di Parma e al Teatro alla Scala a Valencia, Mosca, Ancona e Catania dove danza con Massimo Murru e successivamente con l’étoile dell’Opéra di Parigi Benjamin Pech anche il passo a due da Proust di Roland Petit. Nel 2009 è Franz in Coppélia, nuova creazione di Derek Deane per il Balletto della Scala; nel “Trittico Novecento” danza Bella Figura di Jiří Kylián e il passo a due principale di Voluntaries di Glen Tetley; è inoltre tra i principali interpreti di Pink Floyd Ballet di Roland Petit alla Scala e nelle successive tournée estive. Sempre nel 2009 è all’Arena Flegrea di Napoli nel gala “Roberto Bolle and Friends”. Nel 2010, ospite al Teatro Massimo di Palermo è Franz in Coppélia di Roland Petit. Sempre lo stesso anno balla con Eleonora Abbagnato il passo a due “Per L’ultima volta” di L.Cannito ed è chiamato al teatro NCPA a Beijing per la creazione del balletto dramma “Marco Polo” dove riscuote un grande successo.

Contemporaneamente all’attività di Primo Ballerino del Teatro alla Scala, dal 2007 si dedica sempre più spesso alla coreografia creando prima il solo “FLAMME”, il quale sarà inserito ed ampliato nel 2008 nello spettacolo “SPHAIROS”, trittico di emergenti coreografi della Scala. Nello stesso anno crea con il coreografo Gianluca Schiavoni lo spettacolo “TRA TERRA E MARE” al “Calagonone Jazz Festival, e ancora per lo stesso del 2009 lo spettacolo “DJANGO”.

Nel 2011 realizza una coreografia per l’Opera “ATTILA” di Giuseppe Verdi con la regia di Gabriele Lavia. Nello stesso anno realizza la coreografia per il cortometraggio “LA PASSIONE” regia di Andrea Forte.

Trio di Milano

Laura Marzadori – violino

Nata a Bologna nel 1989, è tra le migliori promesse violinistiche di livello internazionale del nostro Paese. Fin da giovanissima si è imposta all’attenzione del pubblico e della critica, conquistando i massimi riconoscimenti in numerosi concorsi tra i quali la Rassegna Nazionale “Andrea Amati” di Cremona (presidente di giuria Salvatore Accardo), il Premio Nazionale delle Arti di Roma (presidente di giuria Uto Ughi), il Concorso Internazionale Postacchini di Fermo e vincendo nel 2005 il più importante concorso violinistico d’Italia: il Premio “Città di Vittorio Veneto”. Laura Marzadori, che nell’occasione si è aggiudicata anche il premio Gulli per la migliore esecuzione di Mozart, è la più giovane vincitrice del Concorso dalla fondazione. Già a 17 anni Salvatore Accardo la definì uno dei maggiori astri nascenti del panorama violinistico internazionale. Si è esibita in numerosi concerti sia in Italia che all’estero (Stati Uniti, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera, Turchia, fino in Sud America, in Uruguay e al Teatro Coliseum di Buenos Aires in Argentina). Da solista ha già collaborato con importanti direttori esibendosi con orchestre quali la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra del Regio di Parma, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e l’Orchestra Regionale di Roma e del Lazio con la quale ha riscosso grande successo al CRR Konser Salonu di Instanbul e all’auditorium Parco delle Musica di Roma con il Concerto N° 1 di Paganini. In questa stessa sede si era già esibita nel Dicembre 2006 nel Concerto della Solidarietà promosso dal Ministero per i Beni Culturali e ripreso da RAI TV. Si dedica anche alla musica da camera, suonando in formazioni cameristiche con musicisti quali Salvatore Accardo, Pavel Berman, Rocco Filippini, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay e Bruno Giuranna (con il quale ha recentemente eseguito le bachiane Variazioni Goldbergnella versione dello stesso Giuranna per violino, viola e violoncello). Diplomatasi con lode e menzione speciale al Conservatorio Martini di Bologna, ha studiato e continua a perfezionarsi con prestigiosi insegnanti: con Marco Fornaciari, con Pavel Berman presso l’Accademia Incontri col Maestro di Imola e con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona e alla Chigiana di Siena, dove ha ricevuto per due anni consecutivi il Diploma d’Onore riservato ai migliori allievi. Ha seguito inoltre una corso di perfezionamento con Giuliano Carmignola nell’ambito delle attività dell’Orchestra Mozart. Nell’ultimo anno ha partecipato a numerose masterclass col celebre Maestro Zakar Bron. Suona un violino Gian Battista Rogeri del 1701 di proprietà della Fondazione Pro Canale.

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Eugenio Silvestri – viola

Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni. Come pianista ha vinto due volte il Primo Premio in concorsi internazionali. Ha in seguito cominciato lo studio del violino, con i maestri G. Bertagnin e M. Lorenzini e lo studio della viola, diplomandosi nel 1999 sotto la guida del M° Poggioni presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con il massimo dei voti. Nel 1998 ha vinto la Borsa di studio del Concorso “Città di Vittorio Veneto”. Si è perfezionato alla Scuola di Musica di Fiesole con i maestri Farulli Piero, Ghedin, Zanettovich, Danilo Rossi. Nel 2006 e nel 2007 è stato scelto dal famoso violista Juri Bashmet per frequentare le sue lezioni all’Accademia Chigiana di Siena, ricevendo nell’ultimo anno anche una borsa di studio. A soli 17 anni è entrato a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana con la quale si è esibito in Italia e all’estero insieme a prestigiosi direttori e solisti (Giulini, Sinopoli, Inbal, Zimermann, Berio…). È stato più volte invitato a effettuare tournées con l’Orchestra Giovanile Europea. Collabora con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra della RAI di Torino, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Simphonica Toscanini, l’Orchestra dell’Arena di Verona e I Solisti di Pavia. Ha tenuto concerti in duo con i pianisti F. Silvestri e D. Dvorkin e in varie formazioni cameristiche, in particolare con il Quartetto “Nuove Vie”, con il quale ha vinto tra l’altro il “Premio Galbiati”, ha registrato per la casa discografica Stradivarius il quartetto di Schumann e ha suonato in diretta per Radio Popolare. Sempre insieme al Quartetto “Nuove vie” ha debuttato nel 2003 al Mozarteum di Salisburgo. Come solista ha suonato e registrato nel 2002 la Sinfonia Concertante di Mozart con L’Orchestra “Città di Magenta”. Sempre come solista è apparso nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano suonando il concerto per viola ed orchestra di K. Stamitz, accompagnato dall’Orchestra Guido Cantelli. Ha tenuto per la stagione del Pomeriggi Musicali nel chiostro di Palazzo Marino un recital interamente dedicato ad opere per strumento solo di J. S. Bach nell’ambito delle celebrazioni nel duecentocinquantesimo anniversario della scomparsa del compositore tedesco. Ha inciso due cd con l’Ensemble Risognanze di musiche di Grisey e Castiglioni. È stato invitato da “La Società dei Concerti” a tenere recitals con pianoforte nel 2002 al Teatro delle Erbe e nel 2003 nella sala Puccini del Conservatorio G. Verdi di Milano. Il compositore M. Del Prete gli ha dedicato una Passacaglia per viola sola e un pezzo per basso, fagotto e viola.

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Sandro Laffranchini – violoncello

Discendente da una famiglia di musicisti di scuola bresciana di antiche tradizioni, inizia lo studio del violoncello a sei anni sotto la guida del padre (primo violoncello della Scala dal 1969 al 2005), proseguendo gli studi al Conservatorio di Milano con Maria Leali, dove si diploma nel 1993 con lode e menzione d’onore. Si perfeziona alla Fondazione Romanini con M. Brunello, alla Stauffer di Cremona con R. Filippini, per proseguire il proprio iter alla Hochschule di Basilea, con T. Demenga, nel 1999. Premiato nei principali concorsi internazionali italiani (concorso Stradivari, Rotary, Pinerolo, Stresa) ha intrapreso poi il proprio percorso come primo violoncello, dapprima come vincitore di concorso all’Accademia di Santa Cecilia a Roma, nel 1998, poi a Milano, dopo aver vinto nel 1999, primo classificato, il concorso di Primo violoncello del teatro e della Filarmonica alla Scala, ruolo che ricopre tuttora. Dal 2003 in poi collabora come violoncello di spalla per la World Orchestra for Peace, direttore V. Gergiev, con la quale ha effettuato tournèe nelle sale più prestigiose a livello mondiale, suonando fra l’altro il celebre assolo del Guglielmo Tell di Rossini, per i BBC proms alla Royal Albert Hall di Londra. Nel 2007 ha collaborato con lo stesso ruolo con la London Symphony Orchestra e negli anni successivi con l’orchestra dell’Opera di Zurigo. Come solista ha suonato con le orchestre: Filarmonica Italiana, Aosta, Umbria e Siciliana, Osaka Simphony, Siberian Simphony di Krasnoyarsk, e con le orchestra da camera della Scala ( Archi, Virtuosi e Cameristi). Ha all’attivo diverse incisioni discografiche con l’Altus trio, formato dal violinista Klaidi Sahatchi e dal pianista Andrea Rebaudengo, tra le quali si segnalano i trii di Schumann, Donizetti e Bernstein. Per la casa discografica Limenmusic, sono pubblicate nel 2015 le suites di Bach in cd e dvd. Dal 2011 ha assunto l’incarico di coordinatore artistico dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia. Suona un violoncello Carlo Antonio Testore del 1730, suo compagno preferito per le doti strumentali di voce dolce e profonda.