The Choir of Gonville and Caius College apre la Notte dei Poeti a Carbonia

CeDAC
XXXIII Festival La Notte dei Poeti
1 luglio – 7 agosto 2015

The Choir of Gonville and Caius College
CAMBRIDGE

…in concerto

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Carbonia/ Anfiteatro di Monte Sirai
domenica 5 luglio – ore 22

Sacre armonie sotto le stelle con il concerto di The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge diretto da Geoffrey Webber, che DOMANI (domenica 5 luglio) dalle 22 inaugura “La Notte dei Poeti” del CeDAC all’Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia: un programma dedicato alla musica irlandese e ai compositori inglesi dell’epoca dei Tudor, per un viaggio attraverso i secoli, sul filo delle note preziose degli Inni di Iona, i canti delle genti celtiche della Mitteleuropa e le Antifone di Columbano dal Libellus di Inchcolm, ma anche le originali partiture e trascrizioni di Barnaby Brown.

Il fascino delle voci – perfettamente intonate – dei giovani cantori dell’Università di Cambridge – eredi di una plurisecolare e feconda tradizione di cori universitari nel Regno Unito, si fonde al suono misterioso del northern triple-pipes, strumento antichissimo che ricorda nella forma le launeddas, che l’etnomusicologo e musicista Barnaby Brown ha cercato di ricostruire sulla base di uno studio iconografico e sul confronto fra le cornamuse scozzesi e il caratteristico strumento sardo a tre canne.

Un concerto raffinato ed evocativo che avrà come cornice ideale il sito archeologico di Monte Sirai, un luogo denso di storia, frequentato fin dal Periodo Neolitico quando l’Isola era una meta fondamentale sulle rotte dell’ossidiana: qui il Coro del Gonville & Caius College di Cambridge farà riecheggiare i canti liturgici e di ispirazione religiosa, alternando un’esecuzione a cappella all’accompagnamento del northern triple-pipes, in una performance di grande suggestione che darà il la anche a Carbonia al XXXIII Festival La Notte dei Poeti firmata CeDAC.

Musica e danze nel cartellone de “La Notte dei Poeti” all’Anfiteatro di Monte Sirai: dopo l’inaugurazione affidata al Coro inglese (in tournée nell’Isola insieme a Barnaby Brown: i prossimi appuntamenti saranno il 10 luglio a Olmedo, nel sito archeologico di Monte Baranta e il 13 luglio nella Cattedrale di Alghero): sbarca a Carbonia sabato 11 luglio sempre alle 22 “# KOI / cantando danzavamo”, ideato, diretto e interpretato da Chiara Murru – in scena con un gruppo di attori-danzatori – con le elaborazioni elettroniche e l’installazione sonora – e gli interventi dal vivo di Frantziscu Medda Arrogalla; mentre chiuderà il trittico firmato CeDAC – domenica 26 luglio alle 22 il concerto dei Roundella, ovvero Francesca Corrias – voce e effetti, Mauro Laconi – chitarra elettrica, Filippo Mundula – contrabbasso e Gianrico Manca – batteria, sulle tracce del primo disco dell’ensemble, “Biography”.

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COMUNICATO del 04.06.2015

La magia di antichi canti celtici tra le torri nuragiche e le architetture di età fenicio-punica e romana: DOMANI (domenica 5 luglio) dalle 22 nell’Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia con il concerto di The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge diretto da Geoffrey Webber – dedicato alla “Music of the Irish and Tudor Kings” (Musica d’Irlanda e del Regno dei Tudor) si alzerà l’ideale sipario sul trittico sonoro firmato CeDAC nell’ambito del XXXIII Festival “La Notte dei Poeti”.

I giovani cantori dell’Università di Cambridge – eredi della plurisecolare e feconda tradizione dei cori universitari inglesi – proporranno un suggestivo programma che sulla falsariga dell’album “In Praise of St Columba: The Sound World of the Ancient Celtic Church” evoca le atmosfere della musica sacra irlandese tra il VII e il XIV secolo, dal poema “Adiutor laborantium” attribuito a San Columbano, patrono della Chiesa d’Irlanda insieme a San Patrizio e Santa Brigida, al canto gregoriano, dagli Inni di Iona ai manoscritti dell’Abbazia di Einsiedeln, in Svizzera, alle Antifone di Columbano raccolte nell’Inchcolm libellus. L’ensemble vocale – conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, anche in virtù di importanti incisioni discografiche, come il fortunato “In Praise of St Columba” (“In lode di San Columbano”) – sfoglierà anche alcune pagine del Caius Choirbook (il Libro dei Canti del Caius) – uno dei più preziosi manoscritti della storia della musica inglese prima della Riforma (probabilmente realizzato per la Cappella di Santo Stefano a Westminster, e ora conservato nella Biblioteca del Goville & Caius College) contenente le partiture della Messa e del Magnificat dei più importanti compositori inglesi dell’epoca.

Il fascino del canto a cappella, in cui risaltano le qualità timbriche ed espressive delle singole voci a comporre una perfetta armonia – si sposa al suono particolare del northern triple-pipes, strumento a tre canne appartenente alla tradizione scozzese, una sorta di antenato della cornamusa, raffigurato sulla Lethendy Tower, in un castello del Pertshire, ricostruito dall’etnomusicologo Barnaby Brown sulla base dello studio e la comparazione con le launeddas. I brani originali composti dal musicista di Glasgow – laureato a Cambridge – si alternano all’accompagnamento del canto nelle Antifone e negli Inni, dove lo strumento a fiato esegue una sorta di bordone su cui si dipana la linea melodica, in un raffinato gioco di armonici, creando un effetto singolare e arcano.

La purezza e l’alchimia delle voci – maschili e femminili – dell’ensemble diretto da Geoffrey Webber (Precettore e direttore degli Studi Musicali del Gonville & Caius College e professore associato della Facoltà di Musica di Cambridge) insieme all’accuratezza dell’esecuzione e alla ricerca e interpretazione filologica di antiche partiture, cui si aggiungono le commissioni di nuovi brani a moderni compositori – fanno di The Choir of Gonville and Caius College uno dei cori giovanili più noti e apprezzati al mondo, tanto che all’attività “ordinaria” dell’esecuzione dei brani cantati durante la celebrazione della Messa si aggiunge l’impegno straordinario, e intensissimo, delle tournées tra Europa, Asia e America, specialmente nell’ambito universitario, ma non solo, e spesso in collaborazione con importanti ensembles orchestrali – tra cui l’Opera Northern Ireland, la Philharmonia Baroque Orchestra di San Francisco, e l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine.

Spazio alla “Music of the Irish and Tudor Kings”, quindi: il concerto si aprirà sulle note del Gloria from the Missa Lapidaverunt Stephanum di Nicholas Ludford (1485–1557), compositore e cantore inglese dell’età dei Tudor (dal Caius Choirbook), per proseguire con un pezzo squisitamente strumentale, “Fàilte Eleanor Murray” (solo per Westminster triplepipe) scritto e interpretato da Barnaby Brown.

Sacre armonie con “Loquebar de testimoniis tuis” (Mode 5 Introit) dai manoscritti di Einsiedeln (ms 121, c. 965); poi l’alternarsi di voci maschili e femminili nelle Antifone di Inchcolm (c. 1340) – con due esempi tratti dalla liturgia di San Columbano: “Os mutorum lux decorum” con accompagnamento di Lethendy triplepipe e “Volens Jesus linire” con l’Ardchattan triplepipe; e ancora dai manoscritti custoditi nell’Abbazia di Einsiedeln (ms 121) il Canto della Comunione,con Salmo “Amen dico vobis”.

L’ Inchcolm Antiphoner (c. 1340) regala anche il Sanctorum piissime Columba” (Antifona e Salmo ), in cui il canto è sottolineato dall’accompagnamento del Iona triplepipe e il coro muliebre di “Carne solutus pater Columba” con Ardchattan triplepipe (dai riti di San Columbano) e ancora spazio alla traduzione in musica del poema “Adiutor laborantium” ritenuto dello stesso San Columbano (su una partitura del XIII secolo rinvenuta a Losanna).

Solo strumentale – con la “Rhapsody for Roderick Cannon” composta ed eseguita dallo stesso Barnaby Brown sull’Ardchattan triplepipe – quasi ad esemplificare ultriormente le possibilità espressive dello strumento, che sembra possedere profonde affinità con le launeddas della Sardegna – cui il musicista si è dichiaratamente ispirato nel cercare di riportarlo alla luce – oltre che con i tradizionali strumenti a fiato della Scozia.

Tre pezzi sacri di Nicholas Ludford (1485-1557) in sequenza – Gloria from the Lady Mass II (Monday); Alleluia from the Lady Mass VI (Friday) e Agnus Dei from Lady Mass V (Thursday) e infine – ancora sulle note del triplepipe – nella versione Bass Iona triplepipe – “Cantemus in omni die” dal Cú Chuimne of Iona (c. 700) nella versione di Santiago di Compostela (c.1280s).

Un itinerario attraverso i secoli – per riscoprire la musica sacra irlandese ma anche quella inglese dell’età precedente alla Riforma – in cui la modalità del canto a cappella si alterna all’accompagnamento del misterioso strumento che nella forma (oltre che nel suono e nella tecnica esecutiva) somiglia alle launeddas – pur con varie differenze, e una molteplicità di altezze e timbri, sia pure in un contesto geografico e culturale profondamente diverso, ma che potrebbe rimandare ad antichi contatti se non addirittura legami tra i popoli del Nord e del Centro del Mediterraneo, secondo un’ipotesi interessante ma ancora tutta da dimostrare.

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Musica e danze nel cartellone de “La Notte dei Poeti” all’Anfiteatro di Monte Sirai: dopo l’inaugurazione affidata al Coro inglese (in tournée nell’Isola insieme a Barnaby Brown: i prossimi appuntamenti saranno il 10 luglio a Olmedo, nel sito archeologico di Monte Baranta e il 13 luglio nella Cattedrale di Alghero): sbarca a Carbonia sabato 11 luglio sempre alle 22 “# KOI / cantando danzavamo”, ideato, diretto e interpretato da Chiara Murru – in scena con un gruppo di attori-danzatori – con le elaborazioni elettroniche e l’installazione sonora – e gli interventi dal vivo di Frantziscu Medda Arrogalla; mentre chiuderà il trittico firmato CeDAC – domenica 26 luglio alle 22 il concerto dei Roundella, ovvero Francesca Corrias (voce e effetti), Mauro Laconi (chitarra elettrica), Filippo Mundula (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria) che riprende lo stile e le canzoni del primo disco dell’ensemble (uscito per l’etichetta S’Ard Music), “Biography”.

INFO & Prezzi

Biglietti: intero € 15 – ridotto € 12

* il prezzo del biglietto comprende anche il viaggio sulla navetta da e per Carbonia

Informazioni e prenotazioni: cell. 328.1719747 – email: augustotolari51@gmail.com

www.lanottedeipoeti.it

CONTATTI:

per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com

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The Choir of Gonville and Caius College
CAMBRIDGE
in concerto

direttore Geoffrey Webber

The Choir of Gonville and Caius College – CAMBRIDGE

Il Coro del Gonville and Caius College di Cambridge è uno dei più noti e apprezzati cori universitari del Regno Unito. I ventiquattro cantori e i due giovani organisti, sotto la direzione del maestro Geoffrey Webber, interpretano un ampio repertorio di musiche corali sacre e profane scritte nell’arco dei secoli. Oltre alle più familiari composizioni per coro della tradizione della Chiesa Anglicana, l’ensemble vocale inglese esegue spesso anche partiture contemporanee; tra cui le opere espressamente commissionate ad artisti come Robin Holloway, James MacMillan, Judith Weir e Gabriel Jackson.

Il Coro canta a cappella nei servizi religiosi durante i mesi dello studio universitario e ha un’impegnativa agenda di attività extrauniversitarie comprendente concerti, registrazioni e trasmissioni radiofoniche. Il Coro del Gonville and Caius College compie frequenti tournées all’estero, in ogni parte del mondo, per esibirsi in una varietà di palcoscenici, dalle principali sale da concerto e auditorium delle università alle cattedrali e le chiese d’Europa, America e Asia, spesso in correlazione con altri ensembles di professionisti della musica, come l’Opera Northern Ireland, la Philharmonia Baroque Orchestra di San Francisco, e l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine.

Il Coro ha inciso pagine significative di compositori di diverse epoche, da J. S. Bach a Samuel Wesley, da John Rutter a Rebecca Clarke e Giacomo Puccini, oltre a un DVD dedicato alla musica di Francis Poulenc girato insieme ai cori dei Clare e St John’s Colleges.

Il concerto

Il fascino dell’antica musica celtica per un viaggio attraverso i secoli: il programma del concerto comprende molti dei brani inseriti nel disco più celebre e fortunato del Coro del Gonville and Caius College di Cambridge: “In Praise of St Columba: The Sound World of the Ancient Celtic Church”. Questo innovativo album cerca di far rivivere tre distinti universi sonori: gli Inni di Iona del VII secolo, i canti delle genti celtiche della Svizzera nel X secolo e le Antifone di Columbano dal volume di Inchcolm datate al XIV secolo.

Lo stile dell’interpretazione – sviluppato attraverso un’intensa e duratura collaborazione con il musicista Barnaby Brown – oltre alla forma delle antiche annotazioni e al disegno e alle altre indicazioni sugli strumenti – è ispirato alla tradizione orale delle diverse regioni d’Europa.

Il Caius Choirbook (il Libro dei Canti del Caius) è uno dei manoscritti più belli della storia della musica inglese del periodo precedente alla Riforma; attualmente custodito nella Biblioteca del Gonville and Caius College, si ritiene sia stato realizzato per la Cappella di Santo Stefano a Westminster e contiene le partiture della Messa e del Magnificat dei più importanti compositori inglesi dell’epoca.

The Choir of Gonville and Caius College

The Choir of Gonville and Caius College, Cambridge is the UK’s leading collegiate choir. The twenty-four singers and two organ scholars, under the direction of Geoffrey Webber, perform a wide range of sacred and secular choral music spanning the centuries. Alongside familiar repertoire from the Anglican choral tradition and beyond, the choir performs much new music and has commissioned works by composers such as Robin Holloway, James MacMillan, Judith Weir and Gabriel Jackson.

The Choir sings Chapel services during the University term and has a busy schedule of additional activities including concerts, recordings and broadcasts. The Choir travels extensively abroad, performing at a variety of venues ranging from major concert halls to universities, cathedrals and churches in Europe, America and Asia, often in connection with other professional ensembles such as Opera Northern Ireland, the Philharmonia Baroque Orchestra of San Francisco, and the Orchestre National Bordeaux Aquitaine.

The Choir’s recordings feature music by composers as diverse as J. S. Bach, Samuel Wesley, John Rutter, Rebecca Clarke and Giacomo Puccini, plus a DVD of music by Francis Poulenc filmed with the choirs of Clare and St John’s Colleges.

The concert. Many of the pieces in this concert programme are featured on the choir’s highly acclaimed recording, In Praise of St Columba: The Sound World of the Ancient Celtic Church. This ground-breaking CD seeks to recreate three distinct sound-worlds: 7th-century hymns from Iona, 10th-century chants from Celtic foundations in Switzerland, and 14th century Columban antiphons from the Inchcolm libellus.

As well as the evidence of early notation and of drawings and other indications of instrumentation, the performance styles – developed in an exciting extended collaboration with scholar and piper Barnaby Brown – are informed by oral traditions from across Europe.

The Caius Choirbook is one of the most beautiful manuscripts of music dating from before the Reformation. Now housed in the library of Gonville & Caius College it is thought to have been compiled for use in St Stephen’s Chapel, Westminster, and contains settings of the Mass and Magnificat by the leading English composers of the day.

Geoffrey Webber

Dr Geoffrey Webber is Precentor and Director of Studies in Music at Gonville & Caius College, Cambridge, and an Affiliated Lecturer in the Faculty of Music.

He studied at New College, Oxford, where he was Organ Scholar, taking the degrees of BA, MPhil and DPhil. His tutors included Edward Higginbottom, John Caldwell and James Dalton, and he studied the organ with Nicholas Danby and Gillian Weir. Whilst in Oxford he also served as Assisting Organist at Magdalen College and University Organist, and held a number of College Lectureships in Music. From 1986-9 he was Director of the annual Edington Festival of Music within the Liturgy in Wiltshire. After spells as Acting Organist at both New College and Magdalen College he was appointed to his present position at Caius College, Cambridge in 1989.

His principal occupation is the direction of Caius College Choir, which is now well established as one of the finest College choirs in the UK. In addition to the regular round of services in Cambridge, the choir undertakes a busy programme of concerts, recordings, broadcasts and tours, more details of which can be found on the College website (www.cai.cam.ac.uk/choir). Many of the CDs made by the choir are the result of research projects, and include many unique recordings. Repertoire covered includes music by Samuel Wesley, Rebecca Clarke, Leoš Janáček, Leonardo Leo and Joseph Rheinberger, and a reconstruction of the St Mark Passion by J. S. Bach. The choir also champions much contemporary choral repertoire, and commissions new choral works from major British composers including Judith Weir, James MacMillan and Robin Holloway (a Fellow at Caius). Three commissioned works, from Gabriel Jackson, Cheryl Frances-Hoad and Sasha Siem, have taken first prize at the annual British Composer Awards. Concert performances have included regular appearances at the Spitalfields Festival in London and collaborations with foreign orchestras have included the Philharmonia Baroque of San Francisco in the U.S.A. (Handel’s Solomon) and the Opera Orchestra of Bordeaux-Aquitaine in France (Haydn’s Creation). Radio broadcasts for the BBC have featured much innovatory work, including a programme of Anglo-American music from the ancestral village of the family of Abraham Lincoln in Norfolk, and music by John Taverner from the Collegiate church of Tattershall in Lincolnshire.

Geoffrey Webber lectures and examines regularly for the Faculty of Music, and in 2010 he helped establish a Masters degree in Choral Studies (M.Mus.), for which he now serves as Course Director. In 1999 he established the Cambridge Organ Scholars’ Forum which runs masterclasses and other events for Organ Scholars across the University.

His publications have focused on music of the 17th century. Following his doctoral thesis on the influence of Italian music in the North German region he published a monograph North German Church Music in the Age of Buxtehude (OUP, 1996). Articles on German music of this period include two studies of the harmonic language of Buxtehude’s music for the journal Early Music: ‘Modes and Tones in Buxtehude’s organ works’ (2007) and ‘Buxtehude’s Praeludia and the Sonata Publications of Corelli’ (2009). He has also authored a major web-based resource on the organ music of Buxtehude available on the web-site of the Royal College of Organists since 2008 (www.rco.org.uk/academic_resources.php) which includes a study of all the available editions of his music and material related to performance practice. Other areas of interest include church music of the English Restoration period; his editions have included a two-volume anthology of anthems with Keri Dexter, The Restoration Anthem, published by the Church Music Society (OUP, 2003/7), and settings of the Evening Canticles by William Turner (in A) and Michael Wise (in E flat). Other publications include as co-editor with Nicholas Thistlethwaite, The Cambridge Companion to the Organ (CUP, 1998).

Launeddas-Barnaby_Brown_at_Gavoi,_Sardinia

Barnaby Brown

E’ uno studioso dello strumento e un musicologo sia nel campo della tradizione musicale “occidentale” sia in quello della tradizione musicale dell’Highland piping.

Laureatosi presso l’università di Cambridge è stato “primo flauto” dell’Orchestra Giovanile di Gran Bretagna, così come è stato anche il primo Highland piper a scrivere circa i princìpi e le regole degli antichi movimenti musicali e ciò con lo scopo di riportare il modo contemporaneo di interpretare il pibroch allo spirito originario. Tale posizione “ideologica” lo porta a collaborare spesso con Allan MacDonald; non a caso, quindi, sono entrambi presenti a questo Gathering.

Grazie al suo esaustivo lavoro svolto sul Cantairreach Manuscrip di Colin Campbell e sui manoscritti di Angus MacKay, Barnaby ha recuperato ben 70 opere al repertorio disponibile ed ha scoperto innumerevoli prove relativamente alle pratiche proprie dei musicisti gaelici nel periodo classico dei “bardi”. Quest’ultimo lavoro in particolare ha generato nuovo interesse sia teorico che pratico circa il modo “sillabico” di interpretare le antiche poesie scozzesi ed irlandesi.

Le sue ricerche nel campo degli strumenti, repertorio e stile interpretativo del diciottesimo secolo continuano a essere una sfida sia per i piper che per gli ascoltatori.

Il riconoscimento per il suo impegno giunge nel marzo del 1999 quando, suonando nello stile da lui ritenuto proprio dell’epoca e con uno strumento che riproduceva un set di “pipes” del 1700 realizzato con la collaborazione del pipemaker Julian Goodacre, si aggiudica la vittoria nel prestigioso Archie Kenneth Memorial Quaich organizzato annualmente dalla Scottish Pipers Society sotto l’egida della Piobaireachd Society.

Come studente ha suonato il flauto barocco ed ha cantato con il coro del Gonville and Caius College e prima di dedicarsi interamente allo studio della musica della tradizione gaelica, è stato insegnante di musica in alcune scuole di Roma svolgendo anche un programma di sperimentazione compositiva insieme ad oltre 300 alunni aventi un “range” di età dai 2 ai 12 anni.

Ha inciso 2 dischi unitamente ad altri artisti e ha tenuto numerosi recital.

Dopo aver studiato la lingua gaelica presso il Clydebank College di Glasgow, si è trasferito in Sardegna dove ha vissuto per alcuni anni conducendo ricerche sulla costruzione delle ance e sulla “triple-pipe” (Launeddas) strumento che sull’isola ha una tradizione risalente ad oltre 3000 anni e che Barnaby ritiene avere delle affinità con analogo strumento dell’antica tradizione pitto-gaelica.

Oltre a tali ricerche Barnaby continua a lavorare su di un corpo di composizioni polifoniche gaeliche per coro, impegno questo che richiede la sua frequente presenza sull’isola di Skye.

Recentissimamente ha registrato e coprodotto un album interamente dedicato a Donald MacPherson dal titolo “Donald MacPherson .. a living legend” in cui l’ormai ultraottantenne piper dà una incredibile prova di freschezza interpretativa e di intramontabile maestrìa tecnica.

Dalla primavera del 2006 si è nuovamente trasferito in Scozia ove vive insieme alla moglie Elinor.

Ultimo suo lavoro : la pubblicazione di un interessantissimo album dal titolo “Strathosphere” in cui Barnaby Brown oltre a prestare la propria voce e a suonare i “whistle” e la smallpipe, esegue alcuni brani con le “launeddas”.

CeDAC
XXXIII Festival La Notte dei Poeti
1 luglio – 7 agosto 2015

Choir of Gonville 6

The Choir of Gonville and Caius College

CAMBRIDGE

Carbonia/ Anfiteatro di Monte Sirai

domenica 5 luglio – ore 22

Music of the Irish and Tudor Kings

Programma

Nicholas Ludford (1485–1557)

Gloria from the Missa Lapidaverunt Stephanum (Caius choirbook)

Barnaby Brown, 2014

Fàilte Eleanor Murray (solo for Westminster triplepipe)

Einsiedeln ms 121, c. 965

Loquebar de testimoniis tuis (Mode 5 Introit)

Inchcolm Antiphoner, c. 1340

Os mutorum lux decorum

(Office of St Columba) with Lethendy triplepipe accompaniment

Volens Jesus linire

(Office of St Columba) with Ardchattan triplepipe accompaniment

Einsiedeln ms 121

Amen dico vobis (Mode 1 Communion with Psalm)

Inchcolm Antiphoner, c. 1340

Sanctorum piissime Columba

(Office of St Columba) with Iona triplepipe accompaniment

Carne solutus pater Columba

(Antiphon with Psalm) with Bass Iona triplepipe accompaniment

Attrib. St Columba, d. 597

Adiutor laborantium (Lausanne, 13th century)

Barnaby Brown, 2015

Rhapsody for Roderick Cannon (solo for Ardchattan triplepipe)

Nicholas Ludford (1485-1557)

Gloria from the Lady Mass II (Monday)

Alleluia from the Lady Mass VI (Friday)

Agnus Dei from Lady Mass V (Thursday)

Cú Chuimne of Iona, c. 700

Cantemus in omni die

(Santiago di Compostela, c.1280s) with Bass Iona triplepipe accompaniment

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CeDAC
XXXIII Festival La Notte dei Poeti
Carbonia – Anfiteatro di Monte Sirai
5 LUGLIO> 26 LUGLIO 2015 – ore 22

5 luglio

THE CHOIR OF GONVILLE AND CAIUS COLLEGE
of CAMBRIDGE
direttore Geoffrey Webber

11 luglio

# KOI / cantando danzavamo
ideazione e regia Chiara Murru
elaborazioni elettroniche e installazione sonora | live set Frantziscu Medda Arrogalla

 

26 luglio

ROUNDELLA – “Biography”

Francesca Corrias – voce e effetti
Mauro Laconi – chitarra elettrica
Filippo Mundula – contrabbasso
Gianrico Manca – batteria

 

 

INFO & Prezzi

Biglietti

intero € 15 – ridotto € 12
* il prezzo del biglietto comprende anche il viaggio sulla navetta da e per Carbonia

Informazioni e prenotazioni: cell 3281719747 – email: augustotolari51@gmail.com

www.lanottedeipoeti.it