Dora Pro Nobis
Teatro di Dioniso
Dora Pro Nobis
di Concita De Gregorio
reading per voce e violoncello
con Federica Fracassi – voce recitante
Lamberto Curtoni – violoncello
musiche originali Lamberto Curtoni
Tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio – che a Dora Maar ha dedicato una ricerca narrativa ed esistenziale – lo spettacolo / reading vede duettare la voce di Federica Fracassi con il suono del violoncello di Lamberto Curtoni che richiamano in contrappunto, l’una Dora Maar e l’altro Pablo Picasso.
Grande fotografa esponente del surrealismo, nel 1936 dopo l’incontro con Picasso e l’inizio della loro relazione, diventò la donna che maggiormente ispirò l’artista e a lei si deve tutta la documentazione fotografica sulla realizzazione del quadro Guernica.
Fu vittima del genio distruttivo di Picasso che, nel tentativo di cancellarne la personalità e il talento, le chiese di lasciare la fotografia per dedicarsi alla pittura, in cui non ottenne grandi risultati. Dalla travagliata relazione durata circa 10 anni, Dora ne usci devastata pagando un prezzo altissimo con la reclusione in una clinica per la salute mentale.
Federica Fracassi si conferma protagonista di primo piano della scena teatrale italiana, interpretando Dora con grande intensità e sensibilità, accompagnata da Lamberto Curtoni che crea un vero e proprio concerto di violoncello solo, parallelo e intrecciato di sottile tragicità.
«La storia di Dora Maar è il Novecento. La sua serietà, la sua perdizione, la sua capacità di vedere senza essere vista, l’ostinazione quasi infantile, lo straordinario talento. L’amore, soprattutto. La storia di questa donna, un po’ croata un po’ argentina, cresciuta in Francia tuttavia – i paesi slavi, l’America latina, Parigi: tre mondi dentro di lei – mi ossessiona fin da bambina. L’ho sfiorata, una zia che l’aveva conosciuta mi raccontava i suoi racconti. I suoi incontri, gli uomini. George Bataille, Paul Eluard, Pablo Picasso, Jaques Lacan. Cioè la Letteratura, la Poesia, l’Arte, la Psicanalisi. Tutte con la Maiuscola, tutte sul suo corpo minuto e inossidabile. La luce nell’ombra. Sempre amata, sempre respinta. La follia, saggezza ultima. Mettersi nei panni degli altri, in-carnare e sentire su di sé le storie che ci guardano e ci riguardano è quel che ho desiderato e provato a fare sempre. Ho immaginato di essere Dora mille e mille volte. Tutte le donne sono dentro di lei. Questo piccolo testo è un esperimento, una prova aperta. Cambierà, Dora cambia sempre. Nel corpo e nell’anima di Federica Fracassi, nella musica di Lamberto Curtoni diventa una di noi, oggi. Una di voi. Tenetele compagnia, ve la restituirà per sempre».
Concita De Gregorio
«Ho ascoltato per la prima volta questo piccolo testo ancora inedito, direttamente dalla voce della sua autrice, Concita De Gregorio, e ne sono rimasta folgorata. Dora è nostra sorella, l’emblema della Donna che riluce a tal punto da essere violata, misconosciuta. Una potenza che è quasi impossibile catturare. Da questa immensa complessità dalle ossa fragili è partito il desiderio di portare in scena la sua storia, di diventare Lei, la sua voce. Un ascolto attento e millimetrico al suo fiato, che in un dialogo violento e appassionato con Lamberto Curtoni e il suo violoncello, tento di restituire».
Federica Fracassi
Durata dello spettacolo: 60 minuti senza intervallo