Kledi Kadiu e il Contemporary Tango… al XXXIII Festival La Notte dei Poeti venerdì 31 agosto il debutto a Lo Quarter di Alghero… e a Nora è già sold out!

Il XXXIII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC prosegue  con un intenso fine settimana all’insegna della danza e della musica, tracciando un ideale fil rouge tra il Nord e il Sud dell’Isola: riflettori puntati venerdì 31 luglio) alle 21.30 Lo Quarter di Alghero su Kledi Kadiu e la compagnia del Balletto di Roma per un avvincente “Contemporary Tango” con coreografia e regia di Milena Zullo in cartellone ancora sabato 1 agosto alle 20 nell’ora del tramonto al Teatro Romano di Nora (già sold out da giorni).

Il fascino e la sensualità del popolare ballo nato per le vie di Buenos Aires ispirano un racconto per quadri che esprime il privato sentire dei protagonisti, uomini e donne, le loro storie e il loro vissuto, attraverso l’intrecciarsi dei corpi, e i codici, la gestualità, le atmosfere di un rito sempre uguale, in uno spettacolo originale in cui il linguaggio della danza contemporanea si sposa allo spirito del tango.

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Contemporary Tango” – come sottolinea il titolo – perché l’indagine riguarda le moderne derive e declinazioni del ballo come fenomeno sociale, come momento d’incontro privilegiato tra persone unite da una stessa passione: quasi l’occasione di una catarsi in cui ciascuno può spogliarsi delle preoccupazioni del quotidiano per ritrovarsi all’interno di una danza duale, in cui si riaffermano e ridefiniscono, per poi fondersi in un unico amplesso, le identità del maschile e del femminile, riunite in un abbraccio che è simbolo di amore e guerra, attrazione e distanza, differenza e complementarietà tra gli opposti. Kledi Kadiu e i danzatori del Balletto di Roma (Placido Amante, Michele Cascarano, Roberta De Simone, Monika Lepisto, Anna Manes, Luca Pannacci, Raffaele Scicchitano, Azzurra Schena, Sophie Tonello, Claudia Vecchi e Marcos Becerra) con i Bailarines de Tango Marco Evola e Claudia Mommi ripercorrono e ripropongono e passi e le figure del tango argentino, reinterpretandole in chiave contemporanea all’interno di una narrazione, disegnando attraverso i gesti e il movimento nello spazio il carattere dei personaggi, e le relazioni, sul filo di una tensione, nell’incrocio di sguardi, tra piedi che si intrecciano e corpi che volteggiano agilmente, fino a comporre forme plastiche, pronte a dissolversi in un istante, per dar vita a nuove sequenze.

Sulle note – e i ritmi sincopati – di Francisco Canaro, Lucio Demare e Juan D’Arienzo, di Carlos Gardel e Astor Piazzolla, di Osvaldo Pugliese, Anibal Troilo e Angel Villoldo si dispiega la grammatica del ballo argentino – tra le geometrie rigorose di un ocho e una rotazione da molinete, i cambi d’equilibrio di una sacada e la subitaneità di una parada, le suggestioni di una barrida e le figure opposte della colgada e della volcada, fino alla spettacolarità acrobatica di una sentada.

La magia e la seduzione di quel “pensiero triste che si balla” che ha conquistato il mondo, e si danza ormai a tutte le latitudini, rivive sui palcoscenici del XXXIII Festival La Notte dei Poeti con tutta l’intensità delle emozioni – il fuoco della passione tra un uomo e una donna, e tutte le sfumature di un sentimento ambivalente e capriccioso come l’amore, nella trasfigurazione simbolica e stilizzata ma altrettanto se non più espressiva ed esplicita del ballo, in cui uomini e donne si raccontano senza parole, solo con l’azione e gli sguardi.

Il “Contemporary Tango” firmato da Milena Zullo – con scene e costumi di Giuseppina Maurizi – fotografa il crocevia di esistenze di una milonga, quello sfiorarsi di vite unite per un istante eterno nella danza, prima di perdersi per non ritrovarsi forse mai più: una trama legata dal filo invisibile di una malìa, di un’attrazione segreta fra i corpi al tempo della musica, un incantesimo che si spezza al termine del ballo, per riportare ciascuno nella dimensione consueta e quotidiana. Il tempo rubato – o sospeso – del ballo crea una condizione privilegiata, una sfera al cui interno donne e uomini possono finalmente essere se stessi e incontrarsi senza le maschere imposte dal ruolo e dalla società, e abbandonarsi al piacere della danza.