La morte della Pizia: semiriflessioni

 

Alessandra Sorcinelli

Una Pizia ironica che non ha nessuna fiducia nelle sue capacità si crogiola nella inutilità delle sue profezie mendaci e ci trascorre insieme l’intera vita.

“Qualcuno lo deve pur fare questo sporco lavoro”, pensa tra se e del resto ci devo campare sull’ingenuità umana. “Inoltre offro loro un servizio notevole, elargisco serenità e certezze!”

Con queste convinzioni più o meno stabili passa una vita intera e su quel tripode ormai logoro ci trascorre le sue ultime ore o così le han detto altre colleghe autorevoli ed esperti indovini intorno.

Ecco che invece, ribaltando i suoi dogmi consueti arriva Edipo trafelato che le si presenta dinanzi, riferendole dell’esattezza della sua profezia di tanti anni prima!

“Si è avverato tutto!”  – Aiutami” – piagnucola il giovane.

Un sobbalzo la fa quasi cascare da quel trespolo dove come un’Arpia si appollaia vendendo fumo : “possibile che ci abbia azzeccato?”

Spesso credere in noi e nelle nostre potenzialità è difficile, ancora di più se per una vita vendi bugie in pillole per campare.

Come credere a quel che facciamo se non crediamo in noi stessi?

Questo è il vero insegnamento e la vera profezia: imparare ad avere fiducia in noi e crederci sempre anche se per una vita abbiamo bleffato.

Arriverà sempre per tutti un Edipo alla nostra porta e dobbiamo saper prevedere anche le nostre riuscite ed accoglierle dato che invece ad accettare e prevedere, anche facendo carte false, i nostri fallimenti siamo avvezzi e ne siamo permeati.