Un coraggioso viaggio a ritroso…
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Tania Gatto
Ho quasi paura di vedere questo spettacolo. Mi spaventa la sua intensità, mi spaventa la sua verità. Spesso il teatro racconta delle storie, e noi possiamo identificarci o meno con una situazione, con un avvenimento, con un’emozione, a seconda delle nostre personalissime storie. Poi ci sono testi, come questo, che ti mettono di fronte a delle questioni che ti riguardano intimamente, chiunque tu sia, qualsiasi sia la tua di storia. Quei testi che ti fanno riflettere, che tu lo voglia o no, soprattutto se non lo vuoi.
Non si tratta solo di ricordare, di scavare nella memoria e portare a galla avvenimenti più o meno piacevoli; si tratta invece della profonda consapevolezza di non essere più quello che si è stati. Inevitabilmente. Talvolta è un sollievo, talvolta è un vero e proprio lutto, e allo stesso modo duole.
In questo spettacolo, la protagonista compie questo coraggiosissimo viaggio a ritroso, per scoprire chi è stata, a dispetto della “bella forma” che il tempo attribuisce ai ricordi, per renderceli più accettabili, per mettere a riposo le emozioni che li avvolgono. E si scopre, si riscopre, svela una comprensione di sé stessa e una compassione per ciò che è stata da cui prendere esempio.
Ho grandi aspettative per questo spettacolo, alimentate da tre attrici meravigliose, una più bella dell’altra, una più potente dell’altra sul palcoscenico. A raccontarci la storia di tutti coloro che hanno il coraggio di indagare. Prevedo grandi emozioni!