Weekend tra musica e teatro con il XXXIII Festival La Notte dei Poeti: al Teatro Romano di Nora un imperdibile “Edipus” e “La Musica Provata” di e con Erri De Luca – e ad Alghero si parte da Ivan Segreto

CeDAC
XXXIII Festival La Notte dei Poeti
1 luglio – 7 agosto 2015
Nora – Pula / Carbonia / Alghero

Teatro Romano di Nora

sabato 18 luglio – ore 20
Edipus
di Giovanni Testori
con Eugenio Allegri

domenica 19 luglio – – ore 20
La Musica Provata
di e con Erri De Luca
con Stefano Di Battista Quartet
e Nicky Nicolai (voce)

************

ALGHERO / Lo Quarter

sabato 18 luglio – ore 21.30
Ivan Segreto in Trio
Ivan Segreto – voce, piano, tastiere, elettronica
Christian De Cicco – chitarre, elettronica
Roberto Pistolesi – batteria

Tra mito e contemporaneità l’ “Edipus” di Giovanni Testori – in cartellone STASERA ( sabato 18 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora per il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC: sul palco sul mare un istrionico Eugenio Allegri interpreta – per la regia di Leo Muscato – un capocomico abbandonato dai suoi attori ma deciso a rappresentare fino in fondo, anche da solo, l’antica tragedia. La lingua immaginifica di uno dei più importanti scrittori e drammaturghi dl Novecento (nonché critico letterario e storico dell’arte) trasfigura e rende viva e attuale la vicenda del re di Tebe, e trasforma la mise en scène in una sorta di simbolico “canto del cigno” in una sintesi fulminante sul significato e il ruolo sociale dell’arte

* * *

Il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” prosegue al Teatro Romano di Nora DOMANI (domenica 19 luglio) alle 20 con lo scrittore partenopeo Erri De Luca, autore e interprete de “La Musica Provata” sulle note del Quartetto di Stefano Di Battista impreziosite dalla voce di Nicky Nicolai.

* * *

Canzoni d’autore e variazioni in jazz invece – STASERA (sabato 18 luglio) alle 21.30 sul palco de Lo Quarter di Alghero con il concerto di Ivan Segreto in Trio con Christian De Cicco alle chitarre e elettronica e Roberto Pistolesi alla batteria (nel primo appuntamento del Festival La Notte dei Poeti sulla Riviera del Corallo).

COMUNICATO del 18.07.2015 – N.1

Edipus_(16)_2736x1824 - small

Il dramma antico rivive in chiave contemporanea al Teatro Romano di Nora con il XXXIII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC: STASERA (sabato 18 luglio) alle 20 va in scena l’ “Edipus” di Giovanni Testori, un monologo affascinante e modernissimo, nella lingua immaginifica dello scrittore e drammaturgo, nonché storico dell’arte e critico letterario lombardo, tra i più importanti intellettuali italiani (ed europei) del Novecento: sul palco sospeso tra cielo e mare, Eugenio Allegri – diretto da Leo Muscato (giovane e brillante regista, che ha firmato interessanti e originali allestimenti fra lirica e prosa) – interpreterà il protagonista, un capocomico abbandonato dai suoi attori che mette in scena da solo l’intera tragedia greca.

La pièce – vent’anni dopo la fortunata edizione della Compagnia Lombardi-Tiezzi – chiude idealmente la Trilogia degli Scarrozzanti, invenzione in bilico fra l’arcaico e il post-moderno che recupera la tradizione di un teatro autenticamente “popolare”, quindi capace di rivolgersi direttamente, ed efficacemente, a una umanità viva e attenta, rispecchiandone gli ideali e le passioni, i tormenti e le gioie. La verità della rappresentazione è insita nella condivisione ed empatia tra attori e spettatori: la poesia incarnata nei personaggi diviene azione, metafora del reale, interrogazione più che spiegazione del mondo e del mistero del divino.

Una performance coinvolgente, una raffinata e virtuosistica prova d’attore, in cui Eugenio Allegri dà voce al dramma dell’artista, in un ultimo “canto del cigno” che è anche un ideale testamento dell’autore del “L’Arialda” e del “Macbetto”, uno struggente e lucido ritorno all’utopia.

Un omaggio a uno dei “Grandi Maestri d’arte e di vita”, quindi – tema che segna come un fil rouge l’intera kermesse che unisce, in questa trentatreesima edizione, il Teatro Romano di Nora e Pula all’anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia e il complesso medioevale de Lo Quarter di Alghero, per una riscoperta della storia e della memoria dell’Isola – e del suo patrimonio archeologico e architettonico – attraverso l’arte e la cultura.

Edipus_IV_tranche_(33)_2736x1824 small

La storia di Edipo, figlio di Laio e di Giocasta, l’eroe greco che liberò la città di Tebe risolvendo l’enigma della Sfinge per diventarne il re, sposando la regina, per poi scoprire su di sé l’ombra dell’incesto (perché ignaro delle proprie origini era divenuto, per decreto del fato, assassino del padre e marito della propria madre, nonché padre dei suoi fratelli) racchiude in sé il significato stesso della condizione umana, in balìa del caso o – per gli antichi -.dei capricci degli dèi.

Nel giovane temerario e arrogante – degno figlio del padre mai conosciuto, perché per volere di lui abbandonato in tenera età, ed esposto sul Monte Ida affinché fosse preda delle bestie feroci – si riconosce la tempra del guerriero, poi mitigata dal matrimonio e dalla saggezza dell’età fino a fare dell’impetuoso ragazzo un uomo consapevole, un sovrano illuminato. Finché come in un terribile incubo sul suo trono cade l’onta della colpa – per aver egli inconsapevole violato il più antico tabù: nella celebre tragedia di Sofocle la rivelazione viene sapientemente distillata, con parole accorte da parte di chi teme ancora l’ira del re.

L’intuizione della verità scatenerà nuovi orrori – il suicidio di Giocasta, la cecità e l’esilio: il liberatore della città divenuto la causa della peste, costretto come il padre prima di lui a confrontarsi con l’irremovibile volontà di Apollo, cede le armi e il potere, ritorna a un destino oscuro, uomo tra gli uomini, mendicante e negletto, accompagnato da una delle sue figlie, la fedele Antigone.

Edipus_Chiusi_5 dic 14 (media)

Materia densa e poetica, per una trama ricca di suspense fino alla dolorosa scoperta dei fatti, e delle ragioni alle radici del male: l’“Edipo” di Sofocle diviene nella moderna riscrittura di Testori parte di un canovaccio, il copione dell’ultimo spettacolo del Teatro degli Scarrozzanti, quando l’amore, la fama, il denaro hanno già sedotto e trascinato via tutti gli attori e resta, sconsolato ma non arreso, solo il capocomico, determinato al portare a termine l’estrema rappresentazione.

Note autobiografiche (del protagonista ma in fondo dello stesso autore, in una sorta di ideale testamento poetico) si fondono e confondono con gli interventi dei vari personaggi, così come ognuno di loro trova negli attori assenti il proprio doppio, in un’architettura complessa ma insieme semplice e perfettamente leggibile, un avvincente gioco di teatro del teatro in cui la magia della scena, riportata alla matrice del teatro popolare, vince nonostante tutto con la forza superiore ed eterna dell’arte, quel sacro fuoco che domina sui più comuni istinti dell’umanità come un’ispirazione e una vocazione.

La regia di Leo Muscato, plasmata sul talento istrionico di Eugenio Allegri, fa dell “Edipus” una visionaria fantasmagoria, una sfilata delle apparizioni, una proiezione dell’immaginario, dei rimpianti e dei sogni del capocomico – ormai solo con se stesso, costretto a fare i conti con una società che – come già ricordava Pirandello ne “I giganti della montagna” – non sembra prendersi troppo a cuore le sorti del teatro e della poesia, e degli artisti.

Metafora del presente, come del passato e del futuro, del Belpaese – in cui piccoli e grandi capolavori vengono condannati all’oblio nella generale indifferenza, e talvolta insofferenza, l’ “Edipus” è anche un monito – in forma sottilmente ironica e tragicomica, sia chiaro, in un flusso di coscienza coinvolgente e lirico insieme – alle giovani generazioni affinché rivendichino per sé e i posteri il diritto alla cultura, a quell’immenso patrimonio di una civiltà millenaria, non soltanto per l’intrinseco valore, come simbolo di imperitura bellezza, ma perché solo l’arte e il sapere rendono davvero liberi.

Per l’ “Edipus” il CeDAC propone uno speciale INVITO A TEATRO – con un biglietto speciale per giovani e giovanissimi e appassionati: info e prenotazioni: 345.4894565 – biglietteria@cedacsardegna.it

**** LA MUSICA PROVATA di Erri de Luca a Nora

LaMusicaProvata

Suggellerà il trittico nella cornice suggestiva del teatro tra le rovine dell’antica città di Nora (dopo il concerto di Ivan Segreto in Trio – venerdì 17 – e l’ “Edipus” – sabato 18 luglio) DOMANI (domenica 19 luglio) alle 20 – nel fulgore del tramonto – lo scrittore partenopeo Erri De Luca, autore e interprete de “La Musica Provata” – tra storie e canzoni, ricordi, pensieri ed emozioni – sulle note del Quartetto di Stefano Di Battista impreziosite dalla voce di Nicky Nicolai.

Un “azzardo musical letterario” – come lo definisce l’artista napoletano – nato dall’incontro felice fra le parole e la musica, fra il potere evocativo della narrazione e le suggestioni sonore che disegnano paesaggi e atmosfere, e fanno vibrare corde segrete: un viaggio tra frammenti di passato e tragedie del Novecento, fra poesia e rabbia. Sui sentieri del disincanto, con lucida coscienza civile ma senza dimenticare gli ideali della giovinezza, Erri De Luca narra la complessità del mondo, in un ininterrotto dialogo con l’ensemble – che schiera accanto a Stefano Di Battista (sax contralto e soprano), Roberto Pistolesi (batteria), Andrea Rea (pianoforte) e Daniele Sorrentino (basso) – e la cantante Nicky Nicolai; e il racconto diventa musica e viceversa, dalla melodia nascono intenzioni e intuizioni.

La Musica Provata” è in fondo – anche – un riavvicinarsi all’arte degli antichi aedi, e dei più moderni cantastorie: la musica e il canto arricchiscono la narrazione, e s’imprimono nella memoria, e insieme risvegliano echi e suggeriscono nuovi significati, rendendo ancora più facile, e piacevole, lasciarsi andare all’incantesimo delle parole.

*****

IVAN SEGRETO in TRIO apre il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” a Lo Quarter di Alghero

ivan-segreto photo-Fausto-INTEGRA

Raffinate e intriganti alchimie sonore per il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC, con il cantautore siciliano Ivan Segreto in Trio con Christian De Cicco alle chitarre e elettronica e Roberto Pistolesi alla batteria – in cartellone (dopo il concerto di ieri, venerdì 17 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora) ancora STASERA sabato 18 luglio alle 21.30 sul palco de Lo Quarter di Alghero nel primo appuntamento de La Notte dei Poeti sulla Riviera del Corallo.

Un avvincente viaggio sul filo delle note, tra le atmosfere di “Integra”, il nuovo album dell’artista palermitano, considerato uno dei più interessanti e originali interpreti della musica italiana contemporanea, che si intrecciano alla dimensione più intimistica, e quasi cameristica di “Ampia” e alle tessiture elettroacustiche e alla pregnanza delle chitarre in “Chiaro”.

«“Integra” contiene emozioni e suggestioni legate ad esperienze che ho attraversato», ha raccontato Ivan Segreto nell’intervista a sSound Magazine: «Mi sono schiuso ad esperienze che hanno frantumato paure e parti importanti del mio credere possibile. Mi sono letteralmente accasciato mentre osservavo parti profonde di me sgretolarsi, sciogliersi ed abbandonarmi. Dopo questo, ho provato a fare ordine dandogli un suono».

Un autoritratto in forma di concerto, quasi una (auto)biografia sul filo delle note in cui il cantautore palermitano (classe 1975) sperimenta e attraversa differenti territori sonori: «la formazione in trio permette alla musica di svilupparsi in modo maggiormente coerente rispetto alle diverse influenze che l’hanno contaminata; e all’idea che muove “Integra, un disco che si propone di integrare, appunto, anche le esperienze dei dischi precedenti».

Dopo il folgorante esordio con “Porta Vagnu”, che ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, e la Nomination al Premio Tenco 2004 per le Opere Prime, Ivan Segreto ha proseguito la sua carriera in ascesa, passando dalle esibizioni nei piccoli jazz club a condividere lo stesso palco di musicisti come Franco Battiato e Wynton Marsalis, che lo hanno scelto per aprire i loro concerti.

Il secondo disco, “Fidate correnti” (Sony/Bmg) è rimasto a lungo in classifica, e il singolo “Vola lontano” è entrato nella programmazione radiofonica; l’album ha aperto una nuova fase artistica, con testi spiccatamente poetici ed evocativi e una formazione completamente rinnovata e trasformata in un essenziale ma efficace trio.

Da Sanremo – in cui ha presentato “Con un gesto” al prestigioso Premio Mia Martini per la categoria emergenti, che lo ha portato all’Auditorium Parco della Musica di Roma; poi l’uscita del terzo album, “Ampia” (Sony/Bmg) con ospiti illustri come Franco Battiato, Paolo Fresu e Giovanni Sollima, e la partecipazione al Torino Traffic Festival e al Festival Time In Jazz. A seguire, altri riconoscimenti, come il Premio Lunezia, Radio in Blue e il Premio Ciampi – città di Livorno.

Nel 2011 Ivan Segreto ha realizzato “Chiaro” (OBLIQSOUND/Family Affair) e nel 2014 è uscito – per la nuova etichetta Bradìlogo – “Integra” (nomination al Premio Tenco come miglior disco del 2014). «L’integrazione» – spiega in un’intervista a Pasquale Rinaldis de Il Fatto Quotidiano – «è il senso profondo di quest’ultimo album, per il quale il processo compositivo ha assunto una vera e propria forma meditativa. L’obiettivo è distruggere la prospettiva duale, intesa come contrapposizione, sostituendola con concetti quale coesistenza e armonizzazione. La musica del resto, è un formidabile strumento di esplorazione e come conseguenza di integrazione”.

Nelle performances dal vivo – insieme all’introduzione dei sintetizzatori analogici come tratto peculiare di “Integra” – appare in primo piano il pianoforte, con un’impronta significativamente jazzistica, che è poi una delle radici della musica di Ivan Segreto, insieme al rock e all’elettronica, e a una cifra compositiva introspettiva ma anche aperta al mondo, alle sue influenze e alle contaminazioni: sottolinea Ivan Segreto, «scrivere canzoni è per me il modo più facile e immediato di comunicare».

Il concerto di Ivan Segreto darà il la al XXXIII Festival La Notte dei Poeti del CeDAC a Lo Quarter di Alghero: sei appuntamenti fra musica e danza dal 18 luglio al 7 agosto, tra “In Chopin” del Balletto Teatro di Torino, con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta (primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano) e il “Contemporary Tango” del Balletto di Roma con Kledi Kadiu; l’atteso concerto di Irene Grandi – Acoustic; il duetto per violino e pianoforte di Anna Tifu e Gloria Campaner e infine la Jazz (R)evolution di Baba Sissoko, Antonello Salis e Famoudou Don Moye.

E ancora…

Teatro e danza al Teatro Romano di Nora per il weekend dal 24 al 26 luglio con “I segreti di Arlecchino” di e con Enrico Bonavera, che segna lo sbarco a Nora dei Teatri di Mare della Compagnia Çàjka; poi il Balletto Teatro di Torino con “In Chopin” di Marco De Alteriis, con la partecipazione straordinaria di Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta (primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano) e – direttamente dal Festival di Spoleto – “Io sono Misia” di Vittorio Cielo, ispirato alla regina della Belle Epoque, pianista di talento e musa di celebri artisti, con Lucrezia Lante della Rovere.

Suggellano – in agosto – La Notte dei Poeti di Nora il “Contemporary Tango” del Balletto di Roma (il 1) con Kledi Kladiu e (il 5) il recital del duo formato dalla violinista Anna Tifu e dalla pianista Gloria Campaner – da Schumann a Ravel

La Notte dei Poeti a Pula

Mostre, laboratori e parate spettacolari animeranno il centro storico di Pula tra luglio e agosto: l’ex Municipio – che diventerà la Casa del Festival – ospiterà una mostra fotografica su “Gli antichi scavi di Nora” (in Collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna) e l’esposizione Appunti da “70 Solitudini e un Coro” con le miniature di Lea Karen Gramsdorff e Simone Dulcis, per una sinestesia tra musica e arti visive. Si potranno ammirare le opere di “Maria Lai al telaio” – una selezione dei lavori delle tessitrici della Cooperativa Su Marmuri, in collaborazione con Arteficio – accanto agli ateliers di artigiani locali e a una mostra mercato delle loro produzioni; e per gli amanti della decima musa anche una rassegna di Cinema d’Autore pensata per grandi e piccini (in collaborazione con Spazio 2001).

Letteratura, teatro e poesia ispirano pièces come “Cantar l’Altrove” con Marta Proietti Orzella e il viaggio tra mito e storia di “Rovine/ Lasciate libero il passato” di Rossella Dassu, sulle tracce dell’antica “città sommersa”; e per i giovanissimi – oltre a lezioni per piccoli giardinieri e un divertente “baratto dei giocattoli” – il laboratorio “Il Pinocchio lo facciamo noi” a cura del costumista, scenografo e regista Marco Nateri; e in giro per le vie e le piazze sarà possibile incontrare le “Matte Maschere Maccus” inventate da Virginia Viviano e lasciarsi coinvolgere da “La discesa dei giullari” orchestrata da Maurizio Giordo, fra acrobazie di teatro-circo e giullarate medioevali.

*****

XXXIII Festival La Notte dei Poeti – anche a Carbonia e Alghero

Trittico sonoro a Carbonia per La Notte dei Poeti: incipit domenica 5 luglio con The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge (eccezionalmente all’Arena Mirastelle accanto al Teatro Centrale), poi nella cornice dell’Anfiteatro di Monte Sirai (presso l’omonimo sito archeologico) sabato 11 luglio alle 22 spazio a “# KOI/ cantando danzavamo” mentre domenica 26 luglio sempre alle 22 sarà la volta di Roundella, eclettica formazione della cantante Francesca Corrias, sulle note di “Biography”.

Ne Lo Quarter ad Alghero La Notte dei Poeti comincia invece STASERA (sabato 18 luglio) alle 21.30 con la musica di Ivan Segreto, per proseguire con la danza di “In Chopin” e “Contemporary Tango”; e ancora il nuovo progetto (in acustico) di Irene Grandi; il duo Anna Tifu-Gloria Campaner e la Jazz (R)evolution di Baba Sissoko, Antonello Salis e Famoudou Don Moye.

CONTATTI: Ufficio Stampa CeDAC:
Anna Brotzu: cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com

Edipus_(18)_2736x1824 - NdP 2015

Pierfrancesco Pisani, NidodiRagno e OffRome
in collaborazione con Infinito s.r.l
Edipus
di Giovanni Testori

con Eugenio Allegri
regia Leo Muscato

La cultura italiana avrà un bel da fare, nei prossimi anni e decenni, se vorrà saldare tutti conti che ha in sospeso con Giovanni Testori, se vorrà rimediare a tutti peccati di superficialità, d’incomprensione vera o simulata, di omissione colposa e dolosa che ha commesso nei confronti della sua figura e della sua opera. (Giovanni Raboni)

La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti.

Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro?

Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante.

Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese.

Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.

Leo Muscato

Edipus, firmato da Muscato, segna in qualche modo un ritorno al progetto “Ri-scritture”, che si è conquistato numerosi consensi di critica e di pubblico, e centinaia di rappresentazioni in tutto il territorio nazionale. Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo, che al Muscato regista e qui anche adattatore di una delle più importanti opere della nostra drammaturgia. Il lavoro su Edipus, a distanza di vent’ anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, ed a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, contemporaneo e avanguardista “comico dell’arte”, sperimentatore linguistico ed interprete tra i più raffinati della nostra scena. Edipus segna la prima esperienza di Allegri sotto la direzione di Muscato.

IvanSegreto

Ivan Segreto TRIO

Ivan Segreto – voce, piano, tastiere, elettronica

Christian De Cicco – chitarre, elettronica

Roberto Pistolesi – batteria

L’artista

Ivan Segreto, cantautore di origini siciliane, è senza alcun dubbio uno dei musicisti contemporanei più originali e trasversali del panorama italiano. Il suo percorso comincia nel 2004 con l’album di esordio “Porta Vagnu” che mette tutti d’accordo: critica e pubblico subito riconoscono l’eccellenza della sua musica. La voglia di esplorare modi diversi di declinare la propria sensibilità musicale lo ha portato a realizzare musiche sempre nuove e trasversali, che hanno arricchito e ampliato lo spettro espressivo dell’artista. Al suo attivo ben cinque dischi, diversi riconoscimenti e collaborazioni importanti. L’ultimo lavoro, “Integra”, riceve la nomination al Premio Tenco 2014.

Il progetto

La formazione in trio permette alla musica di svilupparsi in modo maggiormente coerente rispetto alle diverse influenze che l’hanno contaminata e anche rispetto all’idea che muove l’ultimo lavoro di Segreto, Integra, un disco in cui l’artista si propone di integrare, appunto, anche le esperienze dei dischi precedenti: gli elementi cameristici di Ampia, le tessiture elettroacustiche e l’utilizzo delle chitarre elettriche di Chiaro, le dense tessiture vocali e il suono dei sintetizzatori analogici di Integra.

Le esperienze sonore maturate in questi ultimi lavori, caratterizzati da una forte componente elettronica, sono arricchite durante i concerti dalla presenza del piano acustico, evidente rimando ad un approccio jazzistico a cui Segreto rimane profondamente legato.

Christian De Cicco alla chitarra e all’elettronica e Roberto Pistolesi alla batteria acustica ed elettronica sono i compagni di questo interessante viaggio.