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Le relazioni pericolose

Teatro di Dioniso

Le Relazioni Pericolose
tra matematica e letteratura

di e con Piergiorgio Odifreddi e Irene Ivaldi

messa in scena Elena Serra
organizzazione Nicoletta Scrivo

produzione Teatro di Dioniso
sinergia distributiva con Nidodiragno

AMA TRE DONNE, AMA TRE AUTORI

Lo spettacolo nasce dalla passione di Piergiorgio Odifreddi e Irene Ivaldi per i grandi romanzi e da una serie di conversazioni su alcuni autori amati da e investigati da entrambi. Ne è nato il desiderio di raccontare da da due punti di vista complementari, uno razionale e l’altro emotivo, tre personaggi femminili e i rispettivi autori.

La materia di un romanzo è un insieme di trame più o meno sottili, un intreccio le cui parole tendono a una storia secondo un ordine che può risultare armonioso o dissonante, asciutto come lino o sovrabbondante come broccato ma comunque sempre frutto di un insieme di scelte personalissime e complesse, recanti la firma dell’autore.

Lewis Carroll, Lev Tolstoj e James Joyce sono i padri di tre beniamine degli amanti della letteratura a cavallo tra Ottocento e Novecento: la piccola e avventurosa Alice, che sogna di vivere Nel paese delle meraviglie; la tormentata Molly Bloom, inesauribile per loquacità nell’ultimo capitolo dell’Ulisse e la passionale Anna Karenina, decisa a morire pur di non cedere al conformismo del suo entourage.

Tre donne, le iniziali dei cui nomi formano l’acrostico “AMA”, che incita ad amarle emotivamente attraverso i loro soliloqui, interpretati da Irene Ivaldi.

Il matematico Piergiorgio Odifreddi, più pertinente che mai, ci dimostra come queste opere si possano amare anche razionalmente, svelandone la mirabile struttura con criteri scientifici, disvelando una dimensione dell’universo letterario niente affatto scontata.

La profondità di analisi critica e l’originalità di un consolidato percorso di indagine che lo ha spinto ad occuparsi con passione di arte e letteratura si uniscono ad un’autentica vocazione alla divulgazione in un dialogo spiritoso e accattivante.

Quanti gradi di separazione possono esserci tra James Joyce e Bertrand Russell?

Le due letture parallele intendono dunque avvicinarsi ad Alice, Anna e Molly da un lato, e a Carroll, Tolstoj e Joyce dall’altro, all’insegna del motto: AMA EMOTIVAMENTE LE TRE DONNE, AMA RAZIONALMENTE I TRE AUTORI.

 

 

Durata – un’ora e mezza senza intervallo

Terra

LaGazzaLadra srl.

Terra
di Valeria Moretti

un concerto per voce recitante e pianoforte, un inno alla vita
con Pamela Villoresi e Danilo Rea

Pamela Villoresi – voce recitante
Danilo Rea – pianoforte

“Se solo l’asse si inclinasse di un grado… Se solo l’atmosfera si assottigliasse…”: il nostro passaggio qui, sulla Terra, è un’occasione. Attraversiamo una cornucopia di meraviglie: essa ci nutre, ci delizia, ci stupisce; vive e respira.

Solleviamo la bocca dal “fiero pasto” e sentiamoci ancora suoi figli, parte del cosmo. Non restringiamoci, espandiamoci! Essenza della vita è la Metamorfosi, la capacità di cambiare: è tempo di resurrezione. Ricominciamo a meravigliarci.

È nostro compito generare il Divino dentro di noi e riconoscere dignità e sentimento a tutto ciò che ci circonda.

Facciamoci dunque aiutare dai poeti, dai musicisti, dagli interpreti che hanno dimora nell’infanzia e sono i suoi più fedeli e appassionati testimoni.

TERRA – note dell’autrice

Uno spettacolo dedicato alla figura della TerraMadre di cui tutti siamo temporanei ospiti.

Leggenda, antropologia, esoterismo e letteratura si intrecciano in una confessione la cui essenza trova nel Mito la sua ragione di essere. Un continuo fantasioso rimando alle tante figure di dee misteriose, miracolose e sapienti oltre che minacciose, dove il Bello e il Temibile si sfidano in un eterno duello, per raccontare l’imprevedibilità del suo nucleo originario e primordiale, del suo fuoco sotterraneo.

Percorso visionario dove reale e irreale procedono affiancati in un girotondo incalzante: immaginazione cosmica della TerraMadre che si colloca tra sacro e profano, tra finito e infinito, tra umano e divino, tra tempo e eternità.

Valeria Moretti

“Tracce nella città sommersa” di e con Rossella Dassu chiude La Notte dei Poeti

Il fascino delle rovine da cui s’indovinano gli antichi splendori di Nora e il mistero dei Shardana per chiudere in bellezza la XXXV edizione del Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC: s’intitola “Tracce nella città sommersa”, la pièce scritta, diretta e interpretata dall’attrice, regista e dramaturg Rossella Dassu in scena sabato 29 luglio alle 19 nel sito archeologico di Nora. L’avvincente “percorso teatrale” vedrà protagonisti, insieme all’artista pulese (ormai residente a Bologna, dove collabora con Teatri di Vita, già vincitrice del Premio Iceberg e finalista del Premio Scenario e co-fondatrice della Ca’Rossa), un gruppo di giovani interpreti – Sharon Caboni, Lara Farci, Marco Secchi e Marco Ponti per un ideale viaggio sui sentieri della memoria – tra miti e leggende – alla (ri)scoperta della storia dell’Isola.

Ispirata al paesaggio vagamente lunare di quel che resta dell’antica città fenicio-punica e poi romana, la partitura scenica intreccia la visione del tophet e del tempio, del teatro romano e delle case, tra mosaici e colonne, la narrazione densa di suggestioni sui Shardana, il «favoloso popolo del mare» il cui nome nella forma SRDN compare in diverse iscrizioni, tra cui quella incisa su una stele rinvenuta durante gli scavi a Nora.

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Un racconto denso di simboli con rimandi a figure emblematiche di ipotetico epos isolano come Norace (eponimo fondatore e sovrano della città) e il cartaginese Ampsicora, fulcro di una rivolta contro i conquistatori romani, insieme alle cronache giudiziarie, come la difesa di Marco Emilio Scauro, accusato dell’omicidio di Bostare, ricco cittadino norense, ad opera di Marco Tullio Cicerone, testimonianze di un’epoca remota sui conflitti d’interesse e l’incontro/scontro fra popoli e civiltà.

Quasi una controstoria della Sardegna – sulle “Tracce nella città sommersa” – con la pièce originale frutto di un lungo lavoro di studio e approfondimento sui miti e sull’immaginario dei sardi – antichi e moderni – e sui mutevoli equilibri politici del Mediterraneo tra imprese militari e guerre commerciali. Rossella Dassu attinge al ricco e variegato materiale storico-documentario e agli antichi reperti per evocare i “fantasmi” di un passato ancora leggibile nella mappa e nelle stratificazioni architettoniche – e culturali – di Nora.

Uno sguardo insolito sui monumenti, per cercare di cogliere l’eco delle voci e dei passi per le antiche strade, di immaginare i volti, i gesti, gli abiti, i profumi e perfino i cibi e le bevande dei banchetti degli abitanti della “città sommersa” e ritrovata – e (re)inventare le storie, le passioni, i desideri e le inquietudini dei discendenti dei Shardana.

Info e prenotazioni (obbligatorie): biglietteria@cedacsardegna.it – 345.9515707 – – 345.4894565 www.lanottedeipoeti.it

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E fino a sabato 29 luglio sarà possibile ammirare, lungo la passerella che conduce al Teatro Romano di Nora, la galleria di ritratti firmati dalla fotografa Daniela Zedda, riuniti nella mostra “The Walk of Stars” – per un’ideale “passeggiata” fra le stelle che hanno illuminato i primi trentancinque anni de “La Notte dei Poeti”.

“MedeAssolo” di e con Valentina Banci al Teatro Romano di Nora

Il XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC sfoglia le sue ultime pagine: STASERA (venerdì 28 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora, Valentina Banci interpreta “MedeAssolo”, un vertiginoso monologo (liberamente tratto dalla tragedia di Lucio Anneo Seneca, con traduzione e drammaturgia di Paolo Magelli) che mette in luce la solitudine della principessa della Colchide, madre e assassina, in un viaggio agli inferi sui sentieri della follia.

Sul palcoscenico sospeso tra cielo e mare, in un’intensa prova d’attrice l’artista toscana (che firma anche la regia) disegna l’affascinante – e inquietante – ritratto di una donna che dialoga con i suoi fantasmi, tra suggestioni mitteleuropee, in particolare da “Medeamaterial” di Heiner Müller, per una rilettura del mito che affronta con sensibilità contemporanea l’enigma dell’eroina in nero.

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Una pièce originale – prodotta da BAM Teatro e impreziosita dalle scenografie di Lorenzo Banci e dalle musiche di Arturo Annecchino – in cui l’indagine psicologica s’intreccia ad un’analisi della società, facendo emergere attraverso le parole dell’autore romano la contrapposizione tra un universo “maschile”, fondato sulle logiche del potere, e l’aspirazione «a un’esistenza e a un mondo diverso» espressa della protagonista, una donna ferita, e sola, straniera in terra straniera, che ha lasciato la sua patria e “tradito” le sue origini per amore dell’uomo che ora l’abbandona, spinto dall’ambizione, per convolare a nuove nozze con la giovane figlia del re di Corinto.

La vendetta di Medea si traduce in un efferato delitto davanti al quale la donna esita fino all’ultimo, per poi esultare, folle nell’orrore, davanti allo sgomento di Giasone, costretto ad assistere all’uccisione dei figli: al fuoco dell’antica passione si sostituisce il gelo dell’odio, una metamorfosi racchiusa nell’arco di una sola tremenda giornata, al termine della quale, pur tra mille esitazioni e con una profonda angoscia, la potente maga fa ricorso a tutta la sua sapienza e ai suoi poteri, invocando l’aiuto degli dèi, per punire lo sposo che non l’ama più.

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La vita dell’eroina tragica va in pezzi, e la fanciulla fuggita dalla sua casa per seguire il destino del giovane eroe greco, ormai divenuta donna e madre, davanti alla decisione di Giasone di sposare la principessa Creusa dimenticando gli antichi affetti, e alla nuova minaccia d’esilio, precipita nella disperazione – nel deserto della sua estrema solitudine – e nel suo delirio pensa di sacrificare i figli per infliggere al marito fedifrago la pena più atroce. Il dono avvelenato per la novella sposa, che perirà tra i tormenti (e con lei il padre Creonte, nel vano tentativo di salvarla), rappresenta l’inizio di un’escalation sanguinosa: trasformati in strumenti di morte, i due bambini, le creature nate dal suo ventre, frutto dell’amore per Giasone, morranno per mano della madre.

«Mi sono immaginata una donna invasa da delle voci di dentro, dopo l’uccisione dei figli, quando completamentre pazza e ormani morta dentro continua a ripercorre come in un Inferno dantesco quelle ventiquattro ore in cui si consuma la sua tragedia» afferma Valentina Banci – regista e interprete di questa versione della storia di Medea – trasfigurata in dramma per voce sola.

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«Medea è un personaggio straordinario che incute tanto timore perché è chiaro che nella mente di tutti rappresenta la madre che uccide i propri figli, però in questa versione grazie a Seneca ma anche grazie al lavoro di ricerca fatto da Paolo Magelli, viene fuori una figura molto “umana”, l’essere incrinato e solo è particolarmente sottolineato, e in una discesa agli inferi della sua pazzia ci accompagna una sorta di dialogo tra la parte lunare e la parte solare» prosegue l’artista.

«Medea si ritrova improvvisamente sola in terra straniera e il testo sottolinea la solitudine estrema di questa donna partita dalla sua terra per amore che poi, quando non è più “utile” a nessuno, viene abbandonata e di nuovo esiliata: e lì lei si spezza, e pur di non lasciare i figli a questo mondo che è così ben identificato con il “maschile”, in Seneca, assoggettato alle regole del potere, preferisce uccidere i figli e in qualche modo morire lei stessa per non rinunciare ai sogni di un’esistenza e di un mondo diverso».

 

 

il trailer

 

La XXXV edizione del Festival La Notte dei Poeti giunge così alle battute finali: DOMANI sabato 29 luglio alle 19 a Nora “Tracce nella Città Sommersa” di e con Rossella Dassu – per una visita “guidata” al sito archeologico per “incontrare” gli antichi Shardana, tra mito e storia. I segreti della “città sommersa” e il fascino delle rovine da cui s’indovinano gli antichi splendori di Nora affiorano nella pièce scritta, diretta e interpretata dall’attrice, regista e dramaturg Rossella Dassu – e pensata appositamente per la XXXV edizione del Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC.

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L’inedito e avvincente “percorso teatrale nel sito archeologico di Nora” vedrà protagonisti, insieme all’artista pulese (ormai residente a Bologna, dove collabora con Teatri di Vita, già vincitrice del Premio Iceberg e finalista del Premio Scenario e co-fondatrice della Ca’Rossa) Sharon Caboni, Lara Farci, Marco Secchi e Marco Ponti per un ideale viaggio sui sentieri della memoria – tra miti e leggende – alla (ri)scoperta della storia dell’Isola.

E fino a DOMANI (sabato 29 luglio) sarà possibile ammirare, lungo la passerella che conduce al Teatro Romano di Nora, la galleria di ritratti firmati dalla fotografa Daniela Zedda, riuniti nella mostra “The Walk of Stars” – per un’ideale “passeggiata” fra le stelle che hanno illuminato i primi trentancinque anni de “La Notte dei Poeti”.

Prevendite: BoxOffice di Cagliari (tel. 070.657428) – l‘InfoPoint del Teatro Massimo di Cagliari – ex Municipio di Pula (dalle 18 alle 21) e Teatro Romano di Nora – online sul sito: www.vivaticket.it

Per informazioni: e-mail: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 345.4894565 – 345.9515704

www.lanottedeipoeti.itwww.cedacsardegna.itwww.comune.pula.it

Maria Amelia Monti e Edoardo Erba ne “Lo stesso mare” e l’imperdibile “MedeAssolo” con Valentina Banci

Dialoghi a due voci per raccontare “Lo stesso mare” in un ideale viaggio lungo le sponde del Mediterraneo attraverso le parole dei poeti del Novecento, con incursioni nel Neoclassicismo e un omaggio a Emily Dickinson: l’attrice Maria Amelia Monti e il drammaturgo Edoardo Erba saranno protagonisti giovedì 27 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora – sotto le insegne del XXXV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC – al posto di Alessio Boni. L’artista lombardo – divo del grande e del piccolo schermo – ha dovuto interrompere la tournée estiva, a causa di un improvviso e grave problema di salute.

Sul palco dell’antico teatro di pietra, con il mare e il cielo al tramonto come fondale, Maria Amelia Monti e Edoardo Erba – compagni nell’arte come nella vita – interpreteranno i versi di grandi maestri che hanno saputo raccontare le suggestioni del “mare nostrum” e l’anima dei popoli che abitano lungo le sue coste, sull’evocativa colonna sonora eseguita dal vivo da Simone Campa (voce e percussioni), Celeste Gugliandolo (voce) e Alessandra Osella (fisarmonica) tra inediti e arditi accostamenti e felici contaminazioni tra differenti generi e stili e culture musicali.

Tra le antiche gradinate di pietra nel cuore della “città sommersa” riecheggeranno le poesie di Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale, Aldo Palazzeschi, Umberto Saba e Salvatore Quasimodo accanto ai sonetti di Ugo Foscolo e alle liriche immaginifiche di Gabriele D’Annunzio, e ancora le parole evocative, a tratti struggenti e velate di sottile malinconia, ma anche soavi e consolatrici di Federico García Lorca, Charles Baudelaire e Ferdinando Pessoa, Emily Dickinson, Jorge Luis Borges e Nazim Hikmet.

Il periplo immaginario prosegue fino alla Grecia di Konstantinos Kavafis e Adonis e degli antichi poeti ellenici, poi spazio ai versi del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish e alle architetture fantastiche delle “città invisibili” di Italo Calvino – con un omaggio alla Sardegna – mentre risuonano le canzoni di Franco Battiato e Gianmaria Testa, di Rosa Balistreri, Dulce Pontes e Goran Bregović accanto alle musiche tradizionali del Sud Italia, della Turchia e del Medio Oriente.

PROSSIMI APPUNTAMENTI: 

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La XXXV edizione del Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC prosegue  venerdì 28 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora, con Valentina Banci in “MedeAssolo” – produzione BAM Teatro –  un vertiginoso monologo (liberamente tratto dalla tragedia di Seneca, con traduzione e drammaturgia di Paolo Magelli) che mette in luce la solitudine della principessa della Colchide, madre e assassina, in un viaggio agli inferi sui sentieri della follia. Sul palcoscenico sospeso tra cielo e mare, in un’intensa prova d’attrice l’artista toscana (che firma anche la regia) disegna l’affascinante – e inquietante – ritratto di una donna che dialoga con i suoi fantasmi, tra suggestioni mitteleuropee, in particolare da “Medeamaterial” di Heiner Müller, per una rilettura del mito che affronta con sensibilità contemporanea l’enigma dell’eroina in nero.

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«Mi sono immaginata una donna invasa da delle voci di dentro, dopo l’uccisione dei figli, quando completamentre pazza e ormani morta dentro continua a ripercorre come in un Inferno dantesco quelle ventiquattro ore in cui si consuma la sua tragedia» afferma Valentina Banci – regista e interprete di questa versione della storia di Medea – trasfigurata in dramma per voce sola.

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La XXXV edizione del Festival La Notte dei Poeti giunge così alle battute finali:  sabato 29 luglio alle 19 a Nora spazio a “Tracce nella Città Sommersa” di e con Rossella Dassu – per una visita “guidata” al sito archeologico per “incontrare” gli antichi Shardana, tra mito e storia.

E fino a sabato 29 luglio sarà possibile ammirare, lungo la passerella che conduce al Teatro Romano di Nora, la galleria di ritratti firmati dalla fotografa Daniela Zedda, riuniti nella mostra “The Walk of Stars” – per un’ideale “passeggiata” fra le stelle che hanno illuminato i primi trentancinque anni de “La Notte dei Poeti”.

Madame Brûlée in “C’est la Vie!” di e con Virginia Viviano a Pula

Madame Brûlée in “C’est la Vie!” ovvero “Le quotidiane acrobazie del vivere” di e con Virginia Viviano – in cartellone mercoledì 26 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula per il XXXV Festival al Notte dei Poeti firmato CeDAC – regala la magia di un sogno ad occhi aperti, in compagnia della protagonista, una creatura stravagante e vagamente “felliniana”, uscita da un quadro di Marc Chagall.

In un’atmosfera sospesa e quasi beckettiana, la governante/diva della Caravan Perdù Maison attraversa con grazia leggiadra, come danzasse su un filo, le mille asperità dell’esistenza, vestita di macerie ancora fumanti , destreggiandosi tra le assenze e le ionfedeltà del marito, gli impegni scolastici dei figli e le chiacchiere con le amiche.

Moderna e surreale incarnazione dell’angelo del focolare Madame Brûlée inventa torte senza uova senza burro senza latte senza farine ma con molto amore e sperimenta rimedi e fatture con le ortiche e la salvia e in consulenze paraboliche, trasformandosi di volta in volta diviene «sirena sotto l’acqua, ciclamino al sole, luminosa come una stella nel buio del cielo».

Felice Montervino in “Uno è Trino” all’Ex Municipio di Pula

Storie di (stra)ordinaria follia con “Uno è Trino” di LucidoSottile – in cartellone martedì 25 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula sotto le insegne del XXXV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC: sotto i riflettori un istrionico Felice Montervino (che firma anche la drammaturgia insieme a Tiziana Troja) per un originale e grottesco “trittico sulle idiosincrasie” con la regia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio e musica ed elaborazioni elettroacustiche di Francesco Medda “Arrogalla”.

Tre personaggi – Amedeo, Loris e Vito – incarnano con le loro nevrosi e ossessioni l’alienazione e lo stress della vita moderna, tra surreali corse in autobus con strani passeggeri alati, goffi tentativi di seduzione e l’amore per il cibo di un uomo “semplice” animato da un desiderio di vendetta.

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Chiude la tre giorni all’Ex Municipio di Pula – dopo il debutto lunedì 24 luglio alle 21.30 in prima nazionale di “Recitar Mangiando”, l’inedito recital di Maria Teresa Ruta, Guenda Goria (sua anche la regia) e Silvia Siravo (e la pièce “Uno è Trino” di LucidoSottile) il nouveau cirque di Madame Brûlée in “C’est la Vie!” di e con Virginia Viviano in scena mercoledì 26 luglio alle 21.30 – con “le quotidiane acrobazie del vivere” della governante/diva della Caravan Perdù Maison.

La XXXV edizione de La Notte dei Poeti si chiuderà in bellezza con un duplice appuntamento al Teatro Romano di Nora: giovedì 27 luglio alle 20 un ideale viaggio tra le opposte sponde de “Lo stesso mare” attraverso le parole dei poeti con Maria Amelia Monti e Edoardo Erba (al posto di Alessio Boni) e venerdì 28 luglio alle 20 l’affascinante “MedeAssolo” con Valentina Banci – dalla tragedia di Seneca, con traduzione e drammaturgia di Paolo Magelli, per riscoprire inquietudini e passioni di un’eroina in nero.

Tra mito e storia, infine, sabato 29 luglio alle 19 a Nora “Tracce nella Città Sommersa” di e con Rossella Dassu – per una visita “guidata” al sito archeologico per “incontrare” gli antichi Shardana.

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Prevendite: BoxOffice di Cagliari (tel. 070.657428) – l‘InfoPoint del Teatro Massimo di Cagliari – ex Municipio di Pula (dalle 18 alle 21) e Teatro Romano di Nora – online sul sito: www.vivaticket.it

Per informazioni: e-mail: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 345.4894565 – 345.9515704

www.lanottedeipoeti.itwww.cedacsardegna.itwww.comune.pula.it

 

Cambia il cast de “Lo stesso mare”: in scena Maria Amelia Monti e Edoardo Erba

Dialoghi a due voci per raccontare “Lo stesso mare” in un ideale viaggio lungo le sponde del Mediterraneo attraverso le parole dei poeti del Novecento, con incursioni nel Neoclassicismo e un omaggio a Emily Dickinson: l’attrice Maria Amelia Monti e il drammaturgo Edoardo Erba saranno protagonisti giovedì 27 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora – sotto le insegne del XXXV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC – al posto di Alessio Boni. L’artista lombardo – divo del grande e del piccolo schermo – ha dovuto interrompere la tournée estiva, a causa di un improvviso e grave problema di salute.

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«Mi rammarico sinceramente con tutti voi, ho portato a termine spettacoli anche con 40 di febbre, ma questa volta la situazione è più delicata di quanto m’aspettassi, non riuscirei a parlare e respirare adeguatamente, purtroppo c’è un tempo per ogni cosa e ora devo adoperarmi con riposo e farmaci a sfiammare e a capire il perché di questa mia condizione, un abbraccio sincero a tutti e a prestissimo» si legge sulla pagina facebook di Alessio Boni. «Ringrazio tutti per l’affetto che mi state dimostrando, io sono già in ripresa, anche se mi devo riguardare e curare, ma conto di tornare al più presto tra di voi» promette l’artista ai suoi fans.

Sul palco dell’antico teatro di pietra, con il mare e il cielo al tramonto come fondale, Maria Amelia Monti e Edoardo Erba – compagni nell’arte come nella vita – interpreteranno i versi di grandi maestri che hanno saputo raccontare le suggestioni del “mare nostrum” e l’anima dei popoli che abitano lungo la costa, sull’evocativa colonna sonora eseguita dal vivo da Simone Campa (voce e percussioni), Celeste Gugliandolo (voce) e Alessandra Osella (fisarmonica) tra inediti e arditi accostamenti e felici contaminazioni tra differenti generi e stili e culture musicali.

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Una performance interessante e coinvolgente che guarda ai poeti come fonte di ispirazione per leggere e interpretare la realtà, seguendo un itinerario attraverso le passioni e le segrete inquietudini, i desideri e i sogni delle donne e degli uomini che abitano sulle coste dell’antico “mare nostrum”, quasi un “diario di bordo”, una narrazione in versi (e in prosa) da cui affiorano gli echi e i suoni, le luci e i colori, i profumi, i paesaggi e le arcane architetture delle città affacciate sulla distesa d’acqua, che è insieme strada e confine tra la Sardegna e il resto del mondo.

Tra le antiche gradinate di pietra nel cuore della “città sommersa” riecheggeranno le poesie di Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale, Aldo Palazzeschi, Umberto Saba e Salvatore Quasimodo accanto ai sonetti di Ugo Foscolo e alle liriche immaginifiche di Gabriele D’Annunzio, e ancora le parole evocative, a tratti struggenti e velate di sottile malinconia, ma anche soavi e consolatrici di Federico García Lorca, Charles Baudelaire e Ferdinando Pessoa, Emily Dickinson, Jorge Luis Borges e Nazim Hikmet.

Il periplo immaginario prosegue fino alla Grecia di Konstantinos Kavafis e Adonis e degli antichi poeti ellenici, poi spazio ai versi del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish e alle architetture fantastiche delle “città invisibili” di Italo Calvino – mentre risuonano le canzoni di Franco Battiato e Gianmaria Testa, di Rosa Balistreri, Dulce Pontes e Goran Bregović accanto alle musiche tradizionali del Sud Italia, della Turchia e del Medio Oriente.

Prevendite: BoxOffice di Cagliari (tel. 070.657428) – l‘InfoPoint del Teatro Massimo di Cagliari – ex Municipio di Pula (dalle 18 alle 21) e Teatro Romano di Nora – online sul sito: www.vivaticket.it

Per informazioni: e-mail: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 345.4894565 – 345.9515704
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Recitar Mangiando – tra parole e note… in prima nazionale per La Notte dei Poeti

Il “gusto” del teatro al XXXV Festival “La Notte dei Poeti” con “Recitar Mangiando”, l’inedito recital di e con Maria Teresa Ruta, Guenda Goria (che firma anche la regia) e Silvia Siravo che debutterà – in prima nazionale – lunedì 24 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula

Un divertissement tra parole e musica per riscoprire il ruolo del cibo nella cultura dall’antichità ad oggi, con una sapida antologia di frammenti letterari e teatrali punteggiata da classici accenti e canzoni d’autore, per un suggestivo (e ghiotto) itinerario alla (ri)scoperta di alcuni autori – da Achille Campanile a Stefano Benni – che si son cimentati da par loro con l’arte culinaria, senza dimenticare il talento gastronomico di Gioachino Rossini.

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Follie del quotidiano a “La Notte dei Poeti” con “Uno è Trino/ trittico sulle idiosincrasie ” di LucidoSottile interpretato da Felice Montervino, per la regia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio con musiche di Francesco Medda “Arrogalla” – in cartellone martedì 25 luglio alle 21.30 sempre all’Ex Municipio di Pula, che farà anche da cornice – mercoledì 26 luglio alle 21.30 al nouveau cirque di Madame Brûlée in “C’est la Vie!” di e con Virginia Viviano.

INVITO A TEATRO – per Supplici a Portopalo: a teatro in due… si paga la metà

INVITO A TEATRO – per Supplici a Portopalo
***a teatro in due… si paga la metà

Il dramma degli esuli e le regole dell’ospitalità rivivono sulla scena attraverso la forza icastica del teatro, in “Supplici e Portopalo/ dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati” con due protagonisti del calibro di Gabriele Vacis e Vincenzo Pirrotta, voci narranti e recitanti in un ideale viaggio dall’Atene del V secolo a. C alla realtà del terzo Millennio sotto le insegne del XXXV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC. Focus su temi di accesa e scottante attualità nella pièce (da un progetto originale con ideazione e drammaturgia di Monica Centanni, per la regia di Gabriele Vacis) in cartellone domenica 23 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora, che svela l’assoluta modernità del testo classico e una sorprendente similitudine tra i cori della Danaidi in fuga dalle nozze con gli Egizi e i racconti dei profughi sbarcati sulle coste d’Europa.

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e con l’offerta LAST MINUTE il biglietto per due costa 20 euro: 
info e prenotazioni cell. 3459515704

Supplici a Portopalo – con Gabriele Vacis e Vincenzo Pirrotta tra mito e contemporaneità

Tra mito e contemporaneità – “Supplici e Portopalo/ dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati” – in cartellone DOMANI (domenica 23 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora per il XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC intreccia il dramma delle Danaidi in fuga dagli Egizi alle peripezie dei moderni migranti affidandosi a due straordinari interpreti: il regista Gabriele Vacis, fondatore del Laboratorio Teatro Settimo – una delle realtà più feconde e significative dell’avanguardia italiana del secondo Novecento – e l’attore, drammaturgo e regista siciliano Vincenzo Pirrotta.

Una pièce originale – con drammaturgia di Monica Centanni e regia dello stesso Vacis – il cui il ricordo dei “fantasmi di Portopalo” (dal saggio-inchiesta di Giovanni Maria Bellu) riaffiora insieme alle cronache quotidiane di sbarchi e naufragi, per una riflessione su fondamentali e attualissime questioni etiche e politiche – dal dilemma dell’accoglienza all’atavica paura dello straniero, dalla difesa degli esuli e dei perseguitati alla diatriba sui confini e il rispetto dei trattati internazionali.

Un racconto avvincente che svela la modernità di un’opera scritta nel V secolo a. C. su temi cruciali come la sacralità degli ospiti e la responsabilità della scelta del re e dei cittadini riuniti in assemblea: la coscienza del bene e del male permette di decidere tra ciò che è apparentemente utile, o più facile e comodo, e ciò che è giusto, con la consapevolezza che le azioni del presente si rifletteranno sul futuro.

“Occhi” e “Danzando sulle Tracce del Tempo” – nella Notte dei Poeti di Nora

Le stelle della danza al XXXV Festival La Notte dei Poeti : duplice appuntamento con l’arte di Tersicore – sabato 22 luglio al Teatro Romano di Noraa partire dalle 19.40 con “Occhi” – originale performance di e con Andrea Gallo Rosso – preludio a “Danzando sulle Tracce del Tempo” (alle 20) con le coreografie di Mick Zeni interpretate da Beatrice Carbone (solista del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala) e Davit Galstyan (étoile internazionale e Principal Dancer al Théâtre du Capitole) sulle note del Trio di Milano. Debutta a Nora – infatti – la raffinata formazione cameristica che schiera accanto a Laura Marzadori (primo violino dell’Orchestra della Scala) altri due strumentisti dell’ensemble scaligero – Eugenio Silvestri alla viola e Sandro Laffranchini al violoncello – per un suggestivo itinerario tra le pagine di Wolfgang Amadeus Mozart e Jean Françaix.

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S’intitola “Supplici e Portopalo” la pièce in cartellone domenica 23 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora: due attori del calibro di Gabriele Vacis e Vincenzo Pirrotta danno voce ai protagonisti – tra mito e cronaca – in un ideale viaggio “dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati”.

Per saperne di più: www.lanottedeipoeti.it

Franca Masu (in)canto di passioni al Teatro Romano di Nora con “CORdeMAR”

L’incantevole voce di Franca Masu per un ideale viaggio tra le opposte sponde del Mediterraneo, sul filo delle note: l’artista algherese, raffinata e versatile interprete del vasto repertorio classico e contemporaneo, capace di spaziare dalla musica popolare al jazz, proporrà venerdì 21 luglio alle 20 nel magico scenario del Teatro Romano di Nora una preziosa antologia di canzoni originali accanto ai brani tradizionali per un imperdibile concerto incastonato nel cartellone del XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC.

S’intitola “CORdeMAR” l’intrigante progetto della cantautrice nata nella città catalana nel Nord dell’Isola, con un suggestivo gioco di assonanze e rimandi al suo profondo amore per il mare e alla forza delle passioni, in una performance avvincente che tocca e fa vibrare le corde del cuore evocando i paesaggi, i suoni e i colori della “sua” Alghero, e svela così il legame dell’artista con la sua terra, la Sardegna.

Sul palcoscenico sospeso fra il cielo e il mare, Franca Masu intesserà le meravigliose trame fatte di parole e note sul filo delle emozioni, accompagnata dall’eccellente trio capeggiato dalla giovane pianista Sade Mangiaracina, astro nascente della scena jazzistica internazionale, con il contrabbassista Salvatore Maltana (compagno di viaggio della cantautrice algherese, con cui ha condiviso avventure artristiche e progetti musicali) e il batterista Massimo Russino dietro piatti e tamburi, fantasioso artefice di metriche eleganti e e ironiche “citazioni” e divagazioni..

CORdeMAR” è un progetto dall’anima squisitamente femminile, tra storie d’amore e disincanto, da cui affiora il temperamento delle isolane, donne fragili e forti per cui il mare, così cangiante e volubile, ora quieto ora tempestoso, è confine, insicura e perigliosa via d’acqua, ma anche visione d’infinito. Franca Masu canta il desiderio e l’assenza, il fuoco della passione e la nostalgia, l’amarezza della solitudine e la dolcezza del ricordo, disegnando le sottili e delicate sfumatore e il movimentato corso dei pensieri, sui sentieri dell’inquietudine.

Tracce nella Città Sommersa – tra mito e storia con Rossella Dassu

Il fascino di Nora – tra mito e storia: debutta in prima nazionale DOMANI (giovedì 20 luglio) e sabato 29 luglio – alle 19 “Tracce nella città sommersa” di e con Rossella Dassu (che firma drammaturgia e regia): un intrigante “Percorso teatrale nel sito archeologico di Nora” in cui si intrecciano i monumenti del passato e il mistero dei Shardana, gli antichi abitanti dell’Isola al centro del Mediterraneo, il cui nome (nella forma SRDN) è inciso su una stele rinvenuta durante gli scavi.

L’antica città fenicio-punica e poi romana riemersa dal mare rappresenta lo scenario ideale per una narrazione a più voci – protagonisti, oltre a Rossella Dassu, Sharon Caboni, Lara Farci, Marco Secchi e Marco Ponti – sulle origini leggendarie e gli eventi cruciali della storia della Sardegna, con figure come quelle di Norace e di Ampsicora – in una trama avvincente e ricca di sorprese, con il progetto nato per il XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC.

Info e prenotazioni (obbligatorie): biglietteria@cedacsardegna.it – 345.9515707 – www.lanottedeipoeti.it

Manovella Circus – il Teatro Tages a Pula per La Notte dei Poeti

L’incantevole “Manovella Circus” del Teatro Tages in scena mercoledì 19 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula (in via Nora 195) sotto le insegne del XXXV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC conquisterà grandi e piccini con le acrobazie degli artisti “appesi a un filo” sulle note dell’Organetto di Barberia. Un affascinante spettacolo ideato, scritto e “animato” da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa e ispirato al variegato mondo del circo con trapezisti, giocolieri e ballerine, ma anche maghi e illusionisti e un pappagallo che dona i “pianeti della fortuna”, per ritrovare la poesia della vita sotto il tendone in un susseguirsi di “numeri” di bravura interpretati da marionette e burattini a tempo di musica.

Sotto i riflettori una famiglia di scimmiette – come Max, agile e coraggioso acrobata che, senza farsi troppo pregare, dà ripetuta prova del suo talento, la graziosa Ginger che si esibisce in eleganti coreografie sui pattini a rotelle, l’equilibrista e giocoliere Casimiro sul suo monociclo e infine Gustavo, maestro della prestidigitazione, che fa apparire e sparire gli oggetti per effetto di “magia”, oltre al piccolo Cico Ciaco, pronto ad addormentarsi al racconto del topolino Judy. Per chi fosse curioso di indagare nei misteri del futuro ecco invece il pappagallo Pepito, intento a distribuire una versione riveduta e aggiornata dei classici “pianeti della fortuna” – i foglietti colorati contenenti profezie “su misura” e numeri fortunati molto diffusi fino alla metà del Novecento.

Il raffinato teatro di figura di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa – moderna rielaborazione delle forme di spettacolo popolare di antica tradizione, con personaggi e microstorie che rimandano alla contemporaneità ma anche a temi profondi e universali come l’amicizia, ritorna a Pula – dopo il successo de “Il Fil’Armonico” -con una pièces costruita come una serata al circo in cui però i due artisti mettono a nudo oltre alle speciali abilità anche il carattere delle loro “creature” di fantasia.

Manovella Circus” vede in scena anche il famoso Organetto di Barberia – inventato e realizzato nei primissimi anni del Settecento da Giovanni Barbieri (donde il curioso nome): un interessante esempio di strumento meccanico, con una serie di canne e un mantice, e uno speciale rullo, azionato a manovella, in cui ogni punta corriponde a una nota, disegnando così l’allegra colonna sonora. Il Teatro Tages inaugura così il cartellone dell’Ex Municipio di Pula – che ospita anche il laboratorio “Costruisci la tua bici” – con appuntamenti fino al 26 luglio tra immaginifiche mises en scène di recitals, monologhi e performances di nouveau cirque.

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19-

Il XXXV Festival La Notte dei Poeti proseguirà giovedì 20 luglio alle 19 a Nora con “Tracce nella città sommersa” – un percorso fra teatro e memoria all’interno del sito archeologico, alla riscoperta delle antiche civiltà dell’Isola, ideato e interpretato da Rossella Dassu (di nuovo in scena sabato 29 luglio sempre alle 19 – prenotazione obbligatoria – info: www.lanottedeipoeti.it).

Intrigante trittico per un intenso fine settimana al Teatro Romano di Nora, a partire – venerdì 21 luglio alle 20 – da “CORdeMAR”, interessante progetto della cantautrice algherese Franca Masu, che condurrà gli ascoltatori in un ideale viaggio tra melodie e suggestioni del Mediterraneo, sulle note del Trio della giovane pianista Sade Mangiaracina, con Salvatore Maltana al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria – tra canzoni d’autore, musica popolare e jazz.

Nel segno dell’arte di Tersicore – il duplice appuntamento sabato 22 luglio alle 19.40 con “Occhi”, originale performance di e con Andrea Gallo Rosso e (dalle 20) “Danzando sulle Tracce del Tempo” con le coreografie di Mick Zeni interpretate da Davit Galstyan e Beatrice Carbone accompagnati dal Trio di Milano – Laura Marzadori al violino, Eugenio Silvestri alla viola e Sandro Laffranchini al violoncello – tra pagine di Mozart e Françaix.

Tra cronaca e mito – “Supplici a Portopalo” / dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiatidomenica 23 luglio alle 20 con Gabriele Vacis e Vincenzo Pirrotta, in una pièce emozionante che mette al centro il dramma degli esuli, in fuga oggi come ieri da guerre, carestie e persecuzioni, e il dilemma dell’accoglienza, tra senso di ospitalità, e naturale impulso di solidarietà, e la diffidenza verso gli stranieri.

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Nell’Ex Municipio di Pula in prima nazionale lunedì 24 luglio alle 21.30 – l’inedito “Recitar Mangiando” di e con Maria Teresa Ruta, Guenda Goria e Silvia Siravo, tra gusto e letteratura, mentre martedì 25 luglio spazio a “Uno è Trino” di LucidoSottile con Felice Montervino e musiche di Francesco Medda “Arrogalla” per la regia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio. E mercoledì 26 luglio sempre alle 21.30 il nouveau cirque di Madame Brûlée in “C’est la Vie!” di e con Virginia Viviano – con il laboratorio per bambini e ragazzi “Costruisci la tua bici”.

Per chiudere in bellezza il XXXV Festival La Notte dei Poeti, Alessio Boni darà voce ai poeti del Novecento giovedì 27 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora nel recital “Lo stesso mare” e infine – unica data nell’Isola venerdì 28 luglio alle 20 nell’antico teatro di pietra per “MedeAssolo” con Valentina Banci – dalla tragedia di Seneca, con traduzione e drammaturgia di Paolo Magelli, per riscoprire inquietudini e passioni di un’eroina in nero.

Prevendite: BoxOffice di Cagliari (tel. 070.657428) – l‘InfoPoint del Teatro Massimo di Cagliari e InfoPoint di Pula – ma anche online sul sito: www.vivaticket.it

Per informazioni: e-mail: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 345.4894565 – 345.9515704

www.lanottedeipoeti.itwww.cedacsardegna.itwww.comune.pula.it

Isabella Ferrari è “Fedra” per il XXXV Festival La Notte dei Poeti

Isabella Ferrari interpreta la “Fedra” di Ghiannis Ritsos per il XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC: sul palco sospeso tra cielo e mare del Teatro Romano di Noradomenica 16 luglio alle 20 – l’attrice, icona del cinema d’autore, presta volto e voce a una delle più affascinanti e conturbanti eroine del mito e della tragedia antica, nella moderna rilettura del poeta ellenico, inserita nella raccolta “Quarta Dimensione”.

Viaggio nei labirinti della mente e del cuore di una donna arsa dalla passione (quasi) incestuosa per il figliastro Ippolito, attraverso le parole dell’intenso e struggente monologo in versi, in cui la protagonista tra amarezza e rimpianto svela i dettagli di quell’amore proibito per poi farsi nella sua desolata solitudine – davanti all’indifferenza del giovane – artefice di sventura.

Per saperne di più: www.lanottedeipoeti.it

L’Affare Vivaldi apre il XXXV Festival La Notte dei Poeti

Si apre il sipario del XXXV Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC: sabato 15 luglio alle 19 a Nora l’inaugurazione della mostra “The Walk of Stars” a cura della fotografa Daniela Zedda, per un’inedita “passeggiata” in compagnia dei protagonisti della storica kermesse, e sempre sabato 15 luglio alle 20 Luigi Lo Cascio racconta “L’Affare Vivaldi” al Teatro Romano di Nora sulle note dell’Ensemble Modo Antiquo. Un intrigante viaggio attraverso i secoli – sulle tracce delle partiture del grande compositore veneziano, perdute e poi riportate alla luce agli inizi del Novecento, grazie all’impegno di due studiosi – Luigi Torri (direttore della Biblioteca Nazionale di Torino) e il musicologo Alberto Gentili con il concerto reading ispirato all’omonimo romanzo di Federico Maria Sardelli (Premio Comisso 2015).

Il Festival La Notte dei Poeti prosegue – domenica 16 luglio alle 20 – con Isabella Ferrari – icona del cinema italiano, dalla commedia ai film d’autore – alle prese con i tormenti d’amore della “Fedra” di Ghiannis Ritsos per la regia di Vittoria Bellingeri: la voce dell’attrice – sulla colonna sonora disegnata dal violino di Georgia Privitera – mette a nudo l’anima dell’eroina del mito invaghita del figliastro Ippolito, in una moderna rilettura di un eros proibito tra passione e follia.

XXXV Festival La Notte dei Poeti – tra mito e contemporaneità

Il fascino del Mediterraneo e le storie dei migranti si intrecciano nel cartellone del XXXV Festival La Notte dei Poeti – firmato CeDAC – in programma dal 15 al 29 luglio al Teatro Romano di Nora e a Pula – sulla costa sud-occidentale della Sardegna, a una trentina di chilometri da Cagliari.

Nel palcoscenico tra cielo e mare Luigi Lo Cascio racconta “L’Affare Vivaldi” sulle note dell’Ensemble Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli, Isabella Ferrari interpreta la “Fedra” di Ghiannis Ritsos, Franca Masu incanta con il suo “CORdeMAR” sulle note del trio di Sade Mangiaracina. L’arte di Tersicore con “Occhi” di Andrea Gallo Rosso poi “Danzando sulle Tracce del Tempo”: Beatrice Carbone e Davit Galstyan interpretano le coreografie di Mick Zenicon il Trio di Milano.  “Supplici a Portopalo” da Eschilo alle storie dei rifugiati con Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis, Alessio Boni dà voce ai poeti del Novecento nel recital “Lo stesso mare” e Valentina Banci è la protagonista di un intenso “MedeAssolo”.

“Tracce nella città sommersa” fra le vestigia dell’antica città fenicio-punica e poi romana con Rossella Dassu e un’inedita mostra itinerante, “The Walk of Stars” – firmata da Daniela Zedda.

A Pula l’ex Municipio ospita il delizioso “Manovella Circus” del Teatro Tages, la prima nazionale di Recitar Mangiando” con Maria Teresa Ruta, Guenda oria (che firma la regia) e Silvia Siravo, “Uno è Trino” con Felice Montervino diretto da Tiziana Troja e Michela sale Musio – LucidoSottile e Madame Brulée in “C’est la Vie!” di e con Virginia Viviano”.

 

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INVITO A TEATRO per “GEOGRAFIE FISICHE [tracce di memorie vocali] di e con Monica Serra martedì 2 agosto alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula

INVITO A TEATRO per “GEOGRAFIE FISICHE [tracce di memorie vocali] di e con Monica Serra all’Ex Municipio di Pula (via Nora 195) per il XXXIV Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC
 
biglietti last minute per “GEOGRAFIE FISICHE [tracce di memorie vocali] di e con Monica Serra – con sound design di Simon Balestrazzi e Marco Ferrazza ai live electronics
prezzo speciale 3 x 2: acquistando 2 biglietti per lo spettacolo (al prezzo di 7 euro) si avrà il terzo biglietto in omaggio (14 euro x 3)
prenotazioni al 345.4894565 – o inviando una e-mail a: biglietteria@cedacsardegna.it
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Il mito di Cassandra ispira l’intensa, emozionante e coinvolgente performance di Monica Serra – un viaggio tra memorie ancestrali e arcane sonorità, tra echi del passato e visioni del futuro sul tema scottante della scelta tra guerra e pace – amore e odio… in cui il pubblico diventa testimone…
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Monica Serra 13 Foto G. Russo

micro fratture | Teatro
Geografie fisiche
[tracce di memorie vocali]

di e con Monica Serra

sound design Simon Balestrazzi

live electronics Marco Ferrazza

Se non mi credete, che importa?
Il futuro certamente verrà.
Solo un attimo,
e lo vedrete voi stessi

Cassandra, in: Eschilo, Orestea

È esistita, esiste un’alternativa a questa barbarie? Ecco la domanda che mi disturba. Cassandra, ecco il nome che da anni insistentemente risuona nella mia mente, come un ricordo nella mia memoria. Noi a che cosa crediamo? I bisogni del popolo non si modificano quasi per niente, nel corso dei secoli. C’è ancora bisogno di essere Cassandra? Cosa percepiamo di quello che verrà? Forse solo un malessere che fa paura, che molti registrano come vuoto, come perdita di senso.

Vinti e vincitori, umiliati e trionfatori, costellazione fondamentale nella storia dell’umanità; la conquista di Troia è uno dei primi casi a noi noti. Per impedire le guerre bisogna anche che la gente di volta in volta eserciti, nel proprio paese, la critica nei confronti di ciò che nel proprio paese non va. Dire la propria: che significato ha ora, solo un pio desiderio? Il desiderio di riflettere e dire la propria è fuori luogo? Ora, quale posizione assume il nostro corpo, se proiettato nello scenario internazionale degli eventi?

La performance Geografie fisiche [tracce di memorie vocali] è un puzzle che si compone attraverso la partecipazione degli astanti al processo creativo, una condivisione del pensiero nel tentativo di costruzione del dialogo collettivo. Al centro della performance il corpo, come strumento per disegnare nuove geografie dell’immaginario e dar voce al pensiero critico, sottolineando il ruolo del singolo e il valore della responsabilità individuale di fronte al cosmo – e in seno alla società.

Sull’ordito delle elaborazioni sonore, la voce dell’antica profetessa riaffiora per lanciare un monito contro la barbarie e restituire pregnanza all’etica, dando forma alla partitura vocale e gestuale. Nel MENTRE che aspettiamo il futuro, la storia ci coinvolge, ci travolge nel suo vorticoso fluire.

Fermare il tempo, mettere in evidenza i dettagli. In questo MENTRE possiamo ricordare.

produzione:

micro fratture | Teatro – associazione culturale, col sostegno del Centro di Diffusione Attività Culturali Ce.D.A.C. – Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna – Stagione di Teatro Ragazzi 2015/2016

La performance ha debuttato -come primo studio- il 27 agosto 2015 al Museo Archeologico di Cagliari per le “Notti Colorate” a cura del CeDAC in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna

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L’autrice e performer

Monica Serra | attrice – vocalist

Nasce a Lunamatrona, Sardegna, nel 1973. Inizia il suo percorso di studio teatrale nel 1995.

Dal 2000 al 2002 studia presso la “Scuola Triennale per Attori” della compagnia RIVERRUN TEATRO diretta dall’attore Fausto Siddi, dove l’incontro con l’attore e regista Rino Sudano saranno determinanti per il suo percorso. Fondamentali inoltre, per il perfezionamento della sua formazione, lo studio alla Biennale College – Teatro 2015 col regista Fabrice Murgia (Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014), a SETTA – Scuola di tecnica drammatica di Claudia Castellucci, all’Accademia d’Arte Drammatica L’arte dell’imitazione della Sociètas Raffaello Sanzio, diretta e condotta da Chiara Guidi e presenze di maestri d’arte: Virgilio Sieni, Carla Bozulich, Fabrizio Ottaviucci e Romeo Castellucci; le esperienze con la cantante Sainkho Namtchylak, Francesca Foscarini, Emma Dante, Enrique Pardo, Francesca Proia, Carlo Quartucci, Serena Sinigaglia, Elio Turno Arthemalle, Marco Cavicchioli, Veronica Cruciani, Gaetano Marino, Maria Paiato, Antonio Piovanelli, Arianna Scommegna, Carla Tatò.

Prende parte, in qualità di attrice e voce recitante, a numerose produzioni, progetti teatrali e performances di teatro e suono con diverse compagnie/gruppi teatrali ed Enti quali: Riverrun Teatro, Il Crogiuolo, Pathosformel, Sineglossa, Carpe Diem, Teatro Actores Alidos, Carovana, Teatro Stabile di Sardegna, TiconZero, L’Effimero Meraviglioso, Vox 2000, ERSU di Cagliari e a produzioni cinematografiche con i registi Enrico Pau e Fabio Sanna. Spot pubblicitari per Radio Press e TiconZero. Ha collaborato con Il Crogiuolo, Isolateatro e Riverrun Teatro nel settore organizzativo e promozionale. Dal 2006 al 2010 è membro stabile della compagnia Riverrun Teatro.

Nel 2010 fonda l’associazione culturale Micro Fratture Teatro.

In scena nel 2006 col monologo “Anna Cappelli” regia di Gaetano Marino, nel 2008 col monologo “Sto diventando un uomo” regia di Marco Nateri, debutto negli spazi della Spoletosfera (Spoleto).

Nel 2010 studia la tecnica delle ombre turche “Karagoz” col maestro Emin Senyer per la produzione teatro ragazzi della compagnia Riverrun “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (di Luis Sepùlveda, regia di Roberta Locci). Vanta partecipazioni estemporanee a Convegni e Conferenze.

Tra le esperienze registiche e autorali: nel 2008 Paesaggi Infiniti(Libero riadattamento del dramma “Sovrappeso, insignificante: informe” di Werner Schwab) corto teatrale vincitore del secondo premio alla terza edizione del concorso “Sardegna Teatro in.corto/08”; nel 2010 “Stare In Coda – installazione umana performativa” (Libero riadattamento del romanzo “La coda” di Vladimir Sorokin), performance di teatro e suono ottenuto in tempo reale dal campionamento delle voci degli attori in scena. Sonorizzazione realizzata da Monica Serra.

Nel 2011 debutta al Festival “Il colore rosa” col monologo “ID su una – Indagine su una Donna”, performance di teatro e suono, regia di Marco Nateri, progetto, drammaturgia e sonorizzazione dell’attrice; “Me myself and I” performance presentata alla III Edizione di Funivie Veloci_mostra diffusa di arte contemporanea (Cagliari 2013); Oralità pastorale progetto di ricerca sul paesaggio sonoro: linguaggio dei pastori con gli animali (work in progress): “Oralità pastorale [N°1]” – residenza creativa e debutto performance Festival Percorsi Teatrali 2013, Teatro Sociale e di Comunità – summer school; “Oralità pastorale [N°2]” – debutto performance Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2014, repliche al Festival “Da dove sto chiamando” (Cagliari, novembre 2014) e al Festival Incontro (Orosei, agosto 2015);

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Asino mio” progetto ERESIA [Nera] appunti per una rivoluzione da dentro, da un’idea di Sineglossa (2013); “Destar qualcosa” performance premiata alla I Edizione del Concorso per le arti performative “X4mart” categoria Professionisti: Premio della Giuria e Menzione Speciale del Pubblico (Teatro Actores Alidos Cagliari Maggio 2014); “Il mio desiderio soltanto. Esecuzione orale” – primo studio sulla “Pentesilea” di Heinrich von Kleist, debutto alla rassegna “Teatro da Camera” (Cagliari, novembre 2014); Geografie fisiche – performance sulla figura di Cassandra nel contemporaneo (Debutto –come primo studio- al Museo archeologico di Cagliari per “Notti Colorate” a cura del CeDAC in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna – 2015).

Conduce laboratori di recitazione per adulti e ragazzi. Dal 2012 ricerca sulla fisicità della voce nell’atto recitativo col progetto “Suonare Voce_Corpo”, inserito nella sezione La Scuola CreAttiva – APPRODI – Festa d’Arte e Comunità (Quartiere Sant’Elia, Cagliari 2014) e nel programma del SIGNAL Festival_X Edizione (Cagliari 2015).

Nel 2012 esordisce nella regia cinematografica col documentario “Marina – La natura del lupo”, lavoro partecipativo sul quartiere Marina di Cagliari (selezionato al Sardinia film festival e al Visionaria 21 international film festival – 2013); del 2015 il documentario “Se la mia terra mi respinge, esperienze di migrazione e accoglienza nel territorio del Medio Campidano – Sardegna.

Dal 2001 prende parte, in qualità di vocalist, a svariate pubblicazioni musicali con il gruppo t.a.c. Dal 2005 è membro dell’ensemble elettroacustico Moex, diretto dal musicista Alessandro Olla.

Nel 2007 dalla collaborazione col musicista elettronico Simon Balestrazzi prende forma il progetto Dream Weapon Ritual. La performance d’esordio “Like A Tree Growing Out Of A Sidewalk” è stata presentata al Lenz Teatro di Parma in occasione del festival “As A Little Phoenix” nel marzo del 2007. L’omonimo cd album è stato pubblicato nel novembre 2008 per l’etichetta TICONZERO. Nel 2008 realizzano la performance “Singer” attraverso i suoni prodotti da una vecchia macchina da cucire, presentata in prima assoluta in occasione del SIGNAL Festival (musica d’avanguardia e linguaggi collaterali) organizzato dall’Associazione TiConZero.

Nel 2011 pubblicano “another view” (etichetta TiConZero), la seconda traccia dal titolo Big Hungry Birds è stata inserita all’interno della playlist 2011 del programma radiofonico Battiti in onda su radio3, condotto da Nicola Catalano. Nel 2014 sono ospiti al Thalassa (Italian Occult Psychedelia Festival_Roma) e pubblicano “Ebb and Flow” (etichetta BORING MACHINES – edizione limitata solo in vinile). Nel 2015 sono ospiti al Saturnalia (Macao_Milano).

INVITO A TEATRO per “ODISSEA/un racconto mediterraneo” – IX Canto – Il Ciclope con Mario Incudine – sabato 30 luglio ore 20 al Teatro Romano di Nora

INVITO A TEATRO per “ODISSEA/un racconto mediterraneo”
IX Canto – Il Ciclope con Mario Incudine
sabato 30 luglio ore 20 al Teatro Romano di Nora

 
AVVISO AI NAVIGANTI: INVITO A TEATRO
biglietti last minute per “per “ODISSEA/un racconto mediterraneo” – IX Canto – Il Ciclope con Mario Incudine – sabato 30 luglio ore 20 al Teatro Romano di Nora: per i primi 10 che prenoteranno chiamando il 345.4894565 – o inviando una e-mail a: biglietteria@cedacsardegna.it un’offerta speciale – 2 biglietti al costo di 1 (20 x2)
 
moderno aedo l’attore, cantante e scrittore siciliano Mario Incudine propone la “sua” Odissea in forma di cunto… con suggestive contaminazioni tra l’epos antico e la lingua immaginifica di Pirandello e Sbarbaro – traduttori del ciclope euripideo con la colonna sonora firmata da Antonio Vasta … per raccontare lo scontro tra intelligenza e forza bruta – tra barbarie e civiltà.
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Teatro Pubblico Ligure
Odissea
un racconto mediterraneo
progetto e regia Sergio Maifredi

Il Ciclope – Canto IX

con Mario Incudine

musiche scritte ed eseguite da Antonio Vasta

 

Odissea – Un racconto mediterraneo restituisce alla narrazione orale, al cantore vivo e in carne ed ossa di fronte a noi, le pagine dell’Odissea che dagli anni della scuola abbiamo letto in silenzio.

L’Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti.

Odissea – Un racconto mediterraneo è una rotta, la rotta di Odisseo, ed è la rotta che unisce le sponde del mediterraneo da Est a Ovest da Nord a Sud.

L’Odissea è un arco che scavalca le epoche. È la classicità e al tempo stesso la modernità, inventa il flashback tremila anni prima del cinema americano, cala Odisseo all’Inferno duemila anni prima di Dante. Calipso oggi scolpisce in un sms il suo ultimo pensiero per Odisseo e Odisseo twitta la strage dei Proci anziché affidarla a Femio il cantore, padre di tutti gli uffici stampa del mondo. Ma la forza dell’Odissea resta immutata.

Odissea – Un racconto mediterraneo è un progetto permanente, un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sappiano comunicare in modo estremamente diretto, non con la protezione del “buio in sala” ma guardando negli occhi il proprio pubblico, non proteggendosi dietro gli schermi delle belle luci o di una bella musica di sottofondo ma affrontando a mani nude la parola.

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Il Ciclope – canto IX

E’ il primo cunto di Odisseo. E’ il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore, narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca.

Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, reduce dal successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo “cunto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore.

Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide.

Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro delle seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza.

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Mario Incudine

L’energia delle culture radicate nella profondità dei tempi e nei cammini dell’interiorità anche nel marasma della mediocrità sanno emergere e trovare voci e interpreti. Ascoltate Mario Incudine,il colore della sua voce, il suo stile interpretativo il suo gesto vocale condensano e distillano per noi l’arte e il sapere di una tradizione, la forza di una cultura, i suoni esplodenti colori di una lingua che trasuda umori, colori, ironie, il privilegio di contaminazioni antiche di una terra di accoglienza, solare e tragica, ricca di umanità travagliata, consumata dalle fatiche, dispersa negli esili, esiliata nelle sue masserie. Mario trasmette, reinventa e ricrea. Il cunto nella sua bocca e nei suoi segni espressivi ti fa saltare sulla sedia, ti fa partecipe di vicende secolari, ti diverte ti destabilizza, perché Mario nel suo essere hic et nunc è antico e contemporaneo, giovane e vecchio, con lui siamo nel passato, nel presente e nel futuro, ma non solo noi, lo è l’eredità di cui siamo collettivamente ed individualmente responsabili. Moni Ovadia

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Cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Collabora fattivamente con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna,Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con Artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso). In qualità di cantante e musicista, fa parte stabilmente dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma diretta dallo stesso Sparagna. Il 1° Maggio ha anche duettato con Francesco De Gregori alla sala Santa Cecilia dell’auditorium dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma. Al Teatro Massimo di Palermo il 12 Aprile 2008 ha accompagnato con bouzouki e voce Antonella Ruggiero nel concerto “Summertine.. ninne nanne dal mondo”, firmando gli arrangiamenti insieme a Marco Betta, Giovanni D’aquila e Valter Sivilotti. E’ il direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea, una formazione di 18 musicisti provenienti da tutte le aree del maghreb, che ha debuttato il 1 luglio 2008 al Teatro di Verdura di Palermo ospitando il virtuoso suonatore asturiano di gaita midi Hevia e la cantante tunisina Zorha Lajnef. È direttore dell’orchestra “SeteLuasOrkestra” produzione speciale del festival Sète Sois sète Luas presieduto dai premi nobel Dario Fo e Josè Saramago.

Odissea MarioIncudine

 

Ha composto le colonne sonore degli spettacoli “Fuori luogo” con Barbara Tabita e Filippo Luna, il “Cosmorama” con Giacomo Civiletti e Giorgio Li Bassi e “Sotto un velo di sabbia” Con Alessandro Haber e Caterina De Regibus tutte per la regia di Sandro Tranchina, Alfio Scuderi e Roberto Salemi. Mario ha partecipato con la sua band a numerosi e prestigiosi festival di world music in tutta Italia e ancora in Spagna, Francia, Olanda, Belgio, Portogallo, Marocco, Algeria, Tunisia, Messico, Turchia, Bulgaria, Capo Verde, Canada ,Cina e Stati Uniti.È stato protagonista, in qualità di musicista, cantante e compositore, di due edizioni del Festino di Santa Rosalia di Palermo (la 380esima e la 381esima), collaborando fianco a fianco con Davide Rampello, Mario Saroglia, Daniel Ezralow, Flavio Bucci, Gigi Burruano, Mariano Rigillo e Remo Girone. Ha collaborato alla realizzazione della rassegna “Teatri di Pietra 2007″, esibendosi nei teatri antichi del Mezzogiorno d’Italia sotto la direzione artistica del regista e coreografo Aurelio Gatti.Con l’Orchestra popolare italiana di Roma è protagonista dello spettacolo “Sinfonia per una Taranta” con le musiche di Ambrogio Sparagna e la regia e le coreografie di Mischa Von Hoecke.

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